La piattaforma mira a fornire i migliori strumenti e contenuti educativi per «aiutare le persone a recuperare la loro sovranità».
Una sfida inedita, dal respiro globale, che aspira a diffondere in tutto il pianeta i semi di Bitcoin. Non solo una tecnologia o una forma di denaro alternativo, ma anche un modo rivoluzionario di approcciarsi alla vita. Con questi presupposti nasce Plan ₿ Network: la piattaforma - parte dell’omonimo progetto - che mira a fornire i migliori strumenti e contenuti educativi in tutto il mondo per aiutare le persone a recuperare la loro sovranità. «Da individui a comunità - è la promessa esplicitata sul sito - siamo qui per aiutarvi lungo il vostro viaggio Bitcoin».
Per comprendere meglio la genesi e gli obiettivi di questo nuovo e affascinante strumento di divulgazione, abbiamo intervistato uno dei protagonisti del progetto, Giacomo Zucco, imprenditore attivo nel comparto Bitcoin con alle spalle una formazione in Fisica e un impiego da consulente tecnologico, che abbiamo già ospitato in altre occasioni su queste pagine.
Come nasce questo progetto?
«Plan ₿ Network è un’idea che, sebbene sia nata nel contesto delle iniziative connesse al Lugano’s Plan ₿ - tra cui il Plan ₿ Forum, la Plan ₿ Summer School e quant’altro - può ritenersi separata, indipendente, e si differenzia dalle altre».
In cosa, più nel dettaglio?
«Da una parte perché non è locale, cioè focalizzata solo su Lugano, ma globale. Dall'altra, perché non si proietta verso attività di ampio respiro sul territorio, ma è molto specifica, almeno per il momento, sull'educazione in campo Bitcoin. In prospettiva, però, l’obiettivo è quello di espandere i progetti educativi verso tecnologie o temi affini al tema».
Come è stato strutturato il progetto?
«Le attività di Plan ₿ Network sono divise principalmente in due tipologie. La prima si focalizza sull’aggregazione di contenuti educativi, sia gratuiti che a pagamento, realizzati direttamente da noi ma anche da altri docenti e da altre associazioni, società o entità del mondo Bitcoin. Per inquadrare meglio la strategia, abbiamo unificato la “Plan ₿ Summer School” con il corso “Cubo Plus” in El Salvador, con il corso “Summer of Bitcoin”, creato da una società internazionale, integrandoli in un'unica serie di iniziative formative. Il tutto si svolgerà tra Lugano, San Salvador, Belgrado, Bangkok e Torino, e non saranno soltanto corsi, ma in generale attività in luoghi fisici che possono andare oltre l'educazione pura, per esprimersi come esempi di incubazione o accelerazione di start up, o ancora di creazione di spazi di co-working per società del settore. Abbiamo creato dei “nodi” secondari anche a Tokyo - dove terremo una conferenza il prossimo ottobre - nel Benin e ad Austin, negli Stati Uniti. Vantiamo, tra l’altro, partnership con le università tradizionali: a Lugano, come noto, collaboriamo con USI, SUPSI e Franklin University Switzerland; a Torino stiamo collaborando con il Politecnico per un Master su Bitcoin e in El Salvador con l'Università Don Bosco. Iinoltre, collaboriamo con Decouvre Bitcoin».
Come sono stati strutturati i corsi?
«L’offerta è ampia: si va dal cosiddetto “orange pilling”, un primissimo approccio al mondo Bitcoin, per chi non parte da basi conoscitive strutturate, fino ad un contesto formativo avanzato, che si rivolge a ingegneri e programmatori e che si focalizza su alcune parti complesse del protocollo, come RGB o Greenlight, ma che va anche al di là della tecnologia, per esempio attraverso approfondimenti sulla storia monetaria e le dinamiche di iper-inflazione, oppure con focus sulla sicurezza informatica o sulle tecnologie peer-to-peer».
Come si evolverà l’iniziativa, nel tempo?
«Innanzitutto è bene sottolineare che Plan ₿ Network è gestito da una società for profit, perché dev’essere un’iniziativa che si sostiene da sé. A questo scopo, alcune attività e alcuni corsi saranno a pagamento: l'idea, in breve, è voler creare un circuito virtuoso, che non dipenda pertanto da donazioni esterne. La società lavora in sinergia con la Fondazione Plan ₿ (non profit), che si occupa, in questo caso, di fornire borse di studio gratuite, pensate per quegli studenti che non hanno la possibilità di affrontare le spese necessarie per partecipare ai corsi. Detto questo, tutti i contenuti, dopo un certo arco temporale, verranno comunque messi a disposizione gratuitamente sul sito del progetto. Non solo, perché va sottolineato che anche il codice della piattaforma sviluppata per erogare questi corsi è completamente open source. In breve, chiunque potrà sfruttare i contenuti di Plan ₿ Network, apportare correzioni, suggerimenti, nuovi capitoli o addirittura nuovi corsi, ma anche, laddove qualcuno volesse farlo, clonare Plan ₿ Network sotto un nuovo brand, un nuovo ombrello, e farci concorrenza: questo approccio crediamo sia il modo migliore per garantire contenuti di alto livello».