Sei una casalinga e ti sei sempre sentita una cittadina di serie B? Hai ragione, perché il tuo lavoro non è mai abbastanza riconosciuto.
Ma hai anche torto, perché in realtà ciò che fai è fondamentale e determinante, per la collettività e per la tua famiglia.
Sebbene la nostra società cambi alla velocità della luce, ci sono cose che, invece, sembrano rimanere sempre uguali a se stesse. Ad esempio, il ruolo delle casalinghe, che sebbene venga ormai riconosciuto da tutti come fondamentale per famiglia e collettività, rimane ancora oggi ignorato dalla politica, che non gli riconosce alcun ritorno economico.
E se questo fatto appare insignificante nella modernissima Svezia, dove casalinghe non ve ne sono, assume invece importanza in Svizzera, dove una coppia su cinque ancora sceglie di lasciare la donna a casa, per prendersi cura di figli e genitori anziani. E ancora di più in Ticino, dove il rapporto sale, attestandosi ad una su tre.
Ma come impatta questa situazione sulla società e, soprattutto, sulla vita delle donne?
Il ruolo delle casalinghe nella società moderna
Nelle società primitive, i ruoli erano chiari: gli uomini andavano a caccia per trovare il sostentamento per la famiglia e le donne accudivano i figli. Il dramma è che per molte donne è ancora così e che, spesso, non è frutto di una libera scelta.
La difficoltà di trovare un lavoro, le esigenze dei figli piccoli, le problematiche dei genitori anziani e la gestione della casa finiscono, infatti, per scoraggiare molte donne dal trovare un lavoro retribuito, anche perché in molti casi, lo stipendio finirebbe per coprire le spese di baby sitter e badanti. Il punto, però, è che sebbene non percepiscano uno stipendio, le donne lavorano, lavorano moltissimo.
Il ruolo delle casalinghe, poi, non attiene solo alla gestione domestica. Pulire la casa, fare la spesa, accompagnare i bambini a scuola, in piscina e alle feste di compleanno, stirare e cucinare. Queste, sono tutte incombenze che rappresentano solo la punta dell'iceberg. Già, perché il grosso del loro lavoro è dedicato alla sfera sociale e affettiva del nucleo famigliare.
Sono le donne, infatti, soprattutto casalinghe, che tengono unita la famiglia, che si ricordano di compleanni ed onomastici, che organizzano i pranzi di Natale e che diventano custodi di quei legami che garantiscono a tutti i membri della famiglia senso di appartenenza, radici, affetto e unione.
Dì la verità: quante volte ti sei chiesta perché mai non dovrebbe trattarsi di un lavoro retribuito?
Casalinghe in Svizzera: c'è ancora molta strada da fare
In Svizzera, la situazione delle casalinghe è particolarmente complessa. Mentre la società svizzera valuta positivamente il lavoro svolto dalle casalinghe e riconosce il loro ruolo nella famiglia e nella società, il sistema previdenziale svizzero non offre alcuna protezione adeguata.
Nella maggior parte dei casi, infatti, le casalinghe svizzere non hanno diritto a una pensione o ricevono una pensione minima, insufficiente a soddisfare i bisogni primari. Questo comporta che molte donne continuano a dipendere dal marito anche dopo il pensionamento, il che diventa un serio problema in caso di decesso del coniuge o di divorzio.
Tra l'altro, una recente ricerca dell'Ufficio Federale di Statistica ha evidenziato come il lavoro non remunerato nel nostro paese ammonti a circa 434 miliardi di franchi, di cui ben 319 attengono al lavoro svolto dalle casalinghe. Se poi confrontiamo il numero di ore di lavoro non retribuito, 9,8 miliardi, con quello delle ore retribuite, 7,6 miliardi, il confronto è impietoso ed impone una riflessione sulla necessità di rivedere le politiche pensionistiche, soprattutto per quanto riguarda il lavoro domestico.
Over57.com dalla parte delle casalinghe
In quanto progetto di inclusione sociale, potevamo dimenticarci di te? Ovviamente no. Over57.com non solo è consapevole del ruolo che tu, in quanto donna, ricopri nella società, ma anche di quanto sei in grado di offrire, a qualsiasi età.
Soprattutto se non hai “mai lavorato”, probabilmente pensi di non saper far nulla, ma fermati a riflettere su quanti compiti hai assolto in tutta la tua esistenza. In realtà, avendo dovuto gestire la casa, i figli, il marito, i genitori anziani, sai fare tantissime cose! E siccome come amiamo ripetere, l'esperienza non va mai in pensione, perché non metterla a disposizione di chi ha bisogno di te, tramutando le tue competenze in una piccola fonte di guadagno?
Potrai gestire il tuo tempo come meglio credi, offrendo il tuo aiuto per ciò che sai fare meglio o più ti piace. Inoltre, sarà un'occasione per conoscere gente nuova, con la quale, chissà, instaurare rapporti di amicizia e fiducia. Ma soprattutto, potrai finalmente tornare padrona del tuo tempo, impiegandolo in modo redditizio. Una bella novità, rispetto al passato, non credi?
Articolo pubblicato grazie al supporto di:
Point Service – Gimasi – Tertianum Cornaredo