Kim Jong-uninvita l’Occidene a scoprire il suo paese con una natura intatta e un popolo fiero
SEUL – Un viaggio da Pyongyang a Seul sembra la trama di un film di fantascienza in cui si passa dal Nord al Sud della penisola con una macchina… del tempo! Visitare la Corea del Nord, così diversa, unica e insolita, è un’esperienza che sicuramente non lascerà indifferenti. Un paese di miti antichi e moderni, con una grande cultura, una natura intatta e un popolo fiero. Questa civiltà molto lontana dalle nostre abitudini rende il viaggio intenso e controverso, che deve essere affrontato senza pregiudizi, con consapevolezza, e con grande rispetto verso il suo popolo. Più che di turismo, si può parlare di un invito da parte del governo nord-coreano a visitare il Paese.
Il viaggio è attentamente regolamentato, gli itinerari proposti sono stabiliti dal governo e non si possono variare, sono solo un esempio e sono puramente indicativi, e il governo si riserva il diritto di cambiare gli itinerari anche in loco, e di concedere o meno il visto. Non ci sono restrizioni all’ingresso nel paese (eccetto per giornalisti e fotografi), sia per date di viaggio che numero dei partecipanti, ma regole di buon comportamento che devono essere pienamente accettate da chi decide di viaggiare in Corea del Nord.
L’anno zero per le due Coree è il 1953, fine del conflitto coreano. Il Nord, sospeso a quegli anni ’50, è fermo ai tempi della Russia stalinista e assolutamente chiuso al mondo, con una economia stagnante. Il Sud, proiettato nel futuro, è fiorito scommettendo sulla tecnologia ed è oggi una potenza economica mondiale. Grandi imperi e longeve dinastie regnarono sulla penisola e, sia al Nord sia al Sud, sono molte le testimonianze della millenaria storia, alcune dichiarate Patrimonio dell’Umanità.
Il viaggio potrebbe iniziare dal passato, in Corea del Nord: la monumentale Pyongyang, l’antica capitale Kaesong (UNESCO), i templi buddhisti immersi nei magnifici scenari dei Monti Myohyang, il megalomane culto dell’Idea di Juche, l’impressionante museo dell’International Friendship Exhibition. Oltre la soglia del tempo, lungo il 38° parallelo, si salta nel futuro. Seoul è l’emblema della modernità nel Sud, ove i grattacieli convivono con antichi palazzi imperiali (UNESCO). Il villaggio di Yangdonge il tempio di Bulguksa (siti UNESCO), il museo all’aperto di Gyeonju (UNESCO), il moderno porto di Busan affacciato verso il Giappone.
Avete voglia di partire scoperta di un paese turisticamente non ancora sviluppato e dove non incontrerete orde di crocieristi? Fatemelo sapere!
Testo a cura di Claudio Rossetti
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