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LORENZO QUADRIPrestazioni complementari: fare retromarcia sulle restituzioni

01.10.23 - 18:50
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi
TiPress
Fonte Lorenzo Quadri
Prestazioni complementari: fare retromarcia sulle restituzioni
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi

Dal 1° gennaio 2021 c’è un’importante novità sul fronte delle prestazioni complementari (PC) all’AVS e all’AI. E’ infatti entrata in vigore la riforma delle PC, la quale prevede, tra l’altro, l’obbligo di restituzione (anche per le prestazioni ottenute legittimamente).

In base alla nuova regola, le prestazioni complementari versate dopo il 1° gennaio 2021 devono essere restituite dopo il decesso del beneficiario, attingendo alla sua eredità.

L’obbligo di restituzione riguarda le prestazioni riscosse nei dieci anni precedenti la dipartita. Per le coppie sposate la restituzione scatta dopo la morte dell’altro coniuge. È prevista una franchigia di 40’000 franchi sulla massa ereditaria. Se la sostanza lasciata in eredità è inferiore a questo importo, il dovere di restituzione decade.

Vendere la casetta

Le cifre fanno presto a lievitare. Se, ad esempio, una coppia ha ricevuto anche “solo” 1000 franchi al mese di prestazione complementare, in 10 anni fanno 120mila franchi; tolta la franchigia di 40mila ne restano 80mila da restituire; ammesso che ci sia un’eredità (senza eredità non c’è neanche obbligo di restituzione).

Se poi la PC serve a coprire i costi del soggiorno in casa anziani, il conto prende rapidamente l’ascensore!

Ora, i beneficiari di PC che lasciano un’eredità superiore ai 40mila franchi non sono la regola. Ad essere toccati dall’obbligo di restituzione sono principalmente i proprietari di una casetta, qualora abbiano ricevuto una rendita complementare (in genere piccola) ma anche una PC cosiddetta “sporca”: ovvero che non prevede un versamento monetario ma la copertura di determinate prestazioni. Da capire – ulteriore elemento di incertezza - in questo caso come viene calcolata la cifra da rifondere allo Stato.

Il risultato è che i figli, per far fronte al dovere di restituzione, rischiano di vedersi costretti a vendere la casetta ereditata dai genitori. Tempo un anno, comunicano da Bellinzona.

Dal punto di vista teorico, la nuova regola ha una sua logica: la PC serve a garantire il sostentamento dell’anziano (o dell’invalido) e non a permettergli di lasciare beni agli eredi. Tuttavia, qui si sta andando a stringere i panni addosso ai nostri anziani che hanno poco (altrimenti non riceverebbero la PC) con una misura che, per dirla con un eufemismo, denota una certa dose di piccineria. Soprattutto pensando che gli anziani sono i più colpiti dall’impennata del costo della vita – dovuta in buona parte alla “svolta verde” ideologica che fa lievitare i prezzi - dal momento che non hanno la possibilità di aumentare le proprie entrate, ad esempio lavorando di più.

Se poi si pensa che per gli asilanti nel 2023 la sola Confederazione spenderà oltre 4 miliardi di franchi, però poi pretende di risparmiare sulle prestazioni complementari…

Sempre più rinunce

La nuova regola è in vigore da poco. Non è quindi possibile stilare bilanci. Ma chiunque è in grado di intuirne l’effetto deterrente. Ci sono già vari studi a livello svizzero secondo cui molti anziani rinuncerebbero a chiedere la PC: o perché non sanno che potrebbero averne diritto, o (più verosimilmente) per vergogna. Adesso si aggiungono anche le rinunce per paura – giustificata o meno, poco importa – di inguaiare i figli dopo il decesso.

Il risultato, scontato, sarà un aumento degli anziani svizzeri che vivono sotto la soglia di povertà. In particolare tra i proprietari di una casetta o appartamento. Che sono poi quelli già oggi messi peggio.
 
E’ dunque facile prevedere che l’obbligo di restituzione avrà conseguenze sociali negative sottoforma – appunto - di un incremento delle rinunce alla PC.

E inoltre, non sta né in cielo né in terra che l’ente pubblico chieda agli anziani (ai loro eredi) la restituzione di aiuti sociali concessi a giusto titolo (ovviamente chi ha ricevuto rendite truffando lo Stato è già ora tenuto a rifonderle e ad affrontare le conseguenze del caso) quando poi mantiene decine di migliaia di migranti economici di ogni ordine e grado. E va da sé senza chiedere indietro niente.

Di conseguenza, è buona cosa che l’obbligo di restituzione di recente introdotto venga stralciato, prima che faccia troppi danni. Chi scrive lo ha chiesto nei giorni scorsi tramite iniziativa parlamentare a Berna.

 

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COMMENTI
 

PARLIAMOCI 1 anno fa su tio
GIà oggi chi ha la casetta non ottiene la PC in generale: il cantone Ticino calcola il valore venale della casa, con il quale l'AVS prende la sua decisione, inserendo nel guadagno annuale un decimo del valore venale della casa.

Voilà 1 anno fa su tio
Andate avanti a mungerci per mantenere cani e porci poi non lamentatevi se l'insofferenza verso i rifugiati aumenta.

Corbaro 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
cani e porci a chi? Stia attento che scatta una querela, sig. Voilà.

vulpus 1 anno fa su tio
Qualcuno l'avrà pur proposta e votata, visto poi che è a livello cantonale. Sembra piuttosto fuori luogo , come contenuto di questa legge. Bisognerebbe allora definiro prestito assitenziale. Ma sicuramente il legislatore , quando l'ha introdotta non pensava sicuramente a questa variante. Allora bisognerebbe condizionare alla concessione della complementare, quando anche i famigliari hanno esaurito le risorse per il mantenimento della persona. E anche quì casca l'asino: se la persona viene mantenuta al domicilio è un costo, se invece è in una casa anziani, magari bisognoso anche di cure particilari ( il famoso finanziamento grandi invalidi). Il fatto curioso è però che Quadri richieda che questo storno vada a decadere, mantre da un'altra parte Quadri sostiene il famoso decreto Morisoli.

Emib5 1 anno fa su tio
Mossa preelettorale come al suo solito. Le prestazioni complementari sono giuste e servono per chi ne ha bisogno, non vedo nulla di male doverle restituire in presenza di sostanza . Perché mai i contribuenti dovrebbero farsi carico di questi oneri per garantire l'eredità ai figli? Non conosco i dettagli della norma, ma si potrebbero , se del caso, prevedere delle sospensioni solo per il coniuge superstite.

TheOsage 1 anno fa su tio
Risposta a Emib5
Voglio dire, ti spulciano tutto, mi fa strano che una persona con una sostanza anche solo di 20'000 fr. possa ottenere prestazioni complementari. Io ho una cliente alla quale non le sono state date perché era in possesso di un veicolo, dal valore di 7'000.- fr. Cmq le elezioni sono vicine come dici tu.

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Emib5
Nel calcolo della retta della casa anziani tengono conto anche della sostanza, mio padre pagava più di 5'000 Fr. al mese, mia mamma a casa doveva vivere solo con la sua AVS. E' bastato poco per bruciare tutti i risparmi, ci mancherebbe che alla morte di mio papà avesse dovuto restituire l'assegno grandi invalidi incassato dalla casa anziani.
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