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FILIPPO PIFFARETTIMigrazione: una questione trattata in maniera estremamente riservata

01.11.23 - 11:52
Filippo Piffaretti dei Verdi elenca a Elisabeth Baume-Schneider i problemi di una «gestione fallimentare» in materia di asilo
TiPress
Fonte Verdi del Mendrisiotto
Migrazione: una questione trattata in maniera estremamente riservata
Filippo Piffaretti dei Verdi elenca a Elisabeth Baume-Schneider i problemi di una «gestione fallimentare» in materia di asilo

NOVAZZANO - Da 52 anni, vivo “al fronte”, a Novazzano a 500 metri daI confine con l’Italia, a giudicare dalla stampa dovrei quindi essere confrontato “quotidianamente” con iI problema della “Migrazione”. Venuto a conoscenza della Sua visita in Ticino, desidero brevemente illustrarle il mio punto di vista. In apertura, premetto che, auspicherei un mondo diverso, neI quale anche nei paesi in via di sviluppo sia possibile vivere in pace, in un’economia che offra opportunità di lavoro per tutti, dove il cambiamento climatico non causi la desertificazione di vaste aree geografiche e Ie persone non vengano perseguitate per la loro razza, etnia, religione od orientamento sessuale. Purtroppo non è cosi e tante persone, in cerca di un futuro migliore, si vedono costrette a migrare, giungendo anche neI nostro Cantone.

In Ticino, la questione della migrazione è trattata in maniera estremamente riservata, oserei affermare che iI principio di trasparenza dell’amministrazione non viene applicato a questo campo. Ai più la procedura relativa non è nota, l’amministrazione cantonale lavora in maniera estremamente ermetica, vari servizi vengono appaltati a due “organizzazioni no profit, che assumono una parte dei compiti, che sarebbero di competenza dell’amministrazione cantonale, delegandone a loro volta parte a terzi, senza che di queste interazioni il pubblico sia al corrente o che possa in modo o nell’altro parteciparvi.

Al contrario di altri cantoni, i centri dove i rifugiati sono confinati in regime semi-carcerario, non sono neppure accessibili ai nostri parlamentari. L’accesso di questi centri è gestito in maniera arbitraria. In questo contesto, la stampa si limita a fornire informazioni occasionali, spesso legate alla criminalità, informazioni che vengono amplificate da persone che cercano di aggiungere benzina al fuoco. Cito: "Gli asilanti sono un pericolo / Avanti con le deportazioni!”, oppure "Chiasso Lampedusa della Svizzera / II peggio deve ancora venire" (vedi: 11 Mattino della domenica) “530 Interventi di Polizia. Per iI 6 Novembre 2023 si allestisca una bella fattura e la si consegni direttamente alla Consigliera federale“ (vedi: Moreno Colombo – Ticinonews).

L’opinione che questa gestione sia fallimentare è sulla bocca di tutti, personalmente non mi reputo in grado di giudicare, poiché privo delle informazioni necessarie a contestualizzare esattamente i problemi. Detto questo, ritengo che la mancanza di trasparenza sia il primo problema della migrazione in Ticino. II governo ticinese, per mano del suo ministro responsabile, ha mantenuto sino ad oggi il massimo riserbo e non pubblica alcuna statistica sull’efficacia delle misure d’integrazione. Inoltre le interazioni tra comuni, Cantone e Confederazione non sono note al pubblico, salvo gli “lnterventi di Polizia!”. Per quanto riguarda gli immigrati, la loro integrazione appare spesso ostacolata. Non ci sono persone che si interessano seriamente alla toro integrazione e non ci sono “borse del lavoro” che permettano loro di trovare un'occupazione remunerata. Va notato che molti disoccupati della regione sarebbero felici di lavorare neI settore dell'incoraggiamento all’integrazione.

Drammatico diviene poi il trattamento dei minorenni nei casi in cui iI diritto alla formazione viene loro negato e vengono mantenuti inattivi nei centri migranti. Per quanto riguarda gli alloggi, si afferma che non ve ne sarebbero a sufficienza, e ciò nonostante il fatto che iI Mendrisiottto vanti uno dei più alti tassi di appartamenti sfitti della Svizzera. Ecco perché Ie due organizzazioni incaricate dall’amministrazione cantonale utilizzano addirittura alcuni stabili, precedentemente adibiti a postriboli e altri edifici isolati per segregare queste persone nelle zone più discoste. Per quel che concerne la “sicurezza”, si contano almeno tre giovani migranti suicidatisi in un solo anno e numerosi episodi di microcriminalità. Facile immaginare che questi fatti siano una logica conseguenza del “sistema ticinese”. Questi decessi dimostrano il fallimento del sistema?

Dopo questa lunga premessa desidero ringraziarla per intraprendere questo viaggio. Auspico inoltre che la sua visita possa portare a dei cambiamenti neI modo in cui vengono gestiti i migranti in Ticino, e ciò neI senso di una maggiore trasparenza, di un'accoglienza più umana e di una migliore integrazione, soprattutto per quanto riguarda il diritto all’istruzione e al lavoro. Per quanto riguarda il lavoro, propongo la creazione di una “borsa dell’impiego” dedicata ai migranti, in collaborazione con Ie industrie ticinesi, con lo scopo d’accelerare l’integrazione delle persone atte e in condizioni di lavorare. La popolazione e l’economia sono pronte a sostenerla! Auspico inoltre che I'accoglienza possa essere gestita in modo più decentrale, dunque in appartamenti affittati “normali”, soprattutto per quel che concerne le famiglie, che sicuramente pongono meno problemi d’integrazione. Personalmente, accolgo in un condominio di un altro cantone una famiglia di rifugiati: una madre e i suoi tre figli. Ammetto che all'inizio è stato a volte difficile, ma si è rivelato molto arricchente. NeI mio caso, i problemi sono stati risolti con tolleranza e astuzia.

La invito per contro a respingere con la massima determinazione qualsiasi invito da parte delle autorità comunali e cantonali a instaurare uno “Stato di Polizia'’ nella nostra regione, magari delegando all’Esercito compiti che dovrebbero essere svolti da Polizia Cantonale e Comunale. Chiasso è già sufficientemente percepita quale cittadina inospitale, nessuno desidera quindi che questa inospitalità venga ulteriormente accentuata da misure sproporzionate.

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COMMENTI
 

Porzarama 1 anno fa su tio
Repulisti: via le due Consigliere Federali in carica, non in grado di gestire l’afflusso di immigrati non conformi alle leggi in materia.

Granzio 1 anno fa su tio
Un tantino supponente il Pifferaio magico ....

WhatwrongCH 1 anno fa su tio
Che ridere!
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