I presidenti delle 26 sezioni cantonali auspicano inoltre un rapido piano di uscita dalla pandemia.
Casimir Platzer: «Molte strutture hanno registrato un calo di fatturato dopo l'introduzione di questa misura». Massimo Suter: «Il Governo dovrebbe fornire ulteriori compensazioni per la riduzione del giro d'affari».
BERNA - GastroSuisse chiede un indennizzo per la perdita di guadagno degli esercizi pubblici dovuta all'entrata in vigore dell'obbligo di certificato Covid. I presidenti delle 26 sezioni cantonali, riuniti oggi a Berna, auspicano inoltre dal Consiglio federale un rapido piano di uscita dalla pandemia.
La situazione varia molto in funzione del contesto e i locali attivi nelle aree urbane risultano essere meno colpiti da quelli in campagna. Secondo il presidente di GastroSuisse, Casimir Platzer, molte strutture hanno registrato un forte calo del fatturato già nei primi giorni dopo l'introduzione della misura.
Secondo il vicepresidente, Massimo Suter, dovrebbero esserci altre compensazioni per l'ulteriore riduzione del giro d'affari. L'organizzazione chiede inoltre al governo un piano di uscita dalla pandemia, ricordando che l'industria ha bisogno di sicurezza nella pianificazione e deve tornare alla normalità.
In un documento adottato nel corso della riunione odierna, vengono inoltre formulate una serie di altre richieste, fra le quali per esempio la proroga delle Indennità per lavoro ridotto, la fine del contact tracing in club e discoteche, e la gratuità dei test.