Secondo l'Associazione delle Organizzazioni islamiche di Zurigo nelle moschee svizzere si fa di tutto per impedire l'indottrinamento. Ma mancano nel nostro paese persone qualificate
ZURIGO - Il portavoce dell'Associazione delle Organizzazioni islamiche di Zurigo ne è convinto: nelle moschee svizzere non si fa indottrinamento e non si cerca di diffondere idee estremiste. Dichiarazioni che arrivano a seguito della vicenda die due ragazzini - un 16enne apprendista e una studentessa 15enne - spariti dalla loro abitazione nel canton Zurigo per, pare, unirsi alla milizia terroristica dello Stato islamico (IS).
Mr. Hanel, è a conoscenza del caso dei due giovani in fuga, diretti in Siria?
"Sì, l'ho appreso leggendo il portale 20Minuten".
Il padre di due adolescenti ha attaccato una moschea di Zurigo, accusandola di aver fatto il lavaggio del cervello ai suoi figli. Cosa si sente di rispondere a queste pesanti accuse?
"Se veniamo a conoscenza di casi simili, prendiamo immediatamente contatto con i genitori dei ragazzi, offrendo loro assistenza e sostegno. Sarebbe auspicabile che casi simili venissero segnalati attraverso prove concrete alla nostra Associazione. E finora non c'è stata mai nessuna segnalazione".
È a conoscenza del fatto che in una moschea di Zurigo sia stata fatta propaganda di ideologie legate allo Stato Islamico (IS). Finora era stato sempre sottolineato che nelle moschee questi problemi non sussistevano.
"No, non ne sono a conoscenza. So però che viene fatto il possibile per evitare indottrinamento di qualsiasi tipo. tuttavia mi preme specificare che in Svizzera mancano persone qualificate , teologi o professori di religione, in grado di fornire una giusta formazione religiosa ai ragazzi ed evitare eventuali eccessi o fanatismi legati a una determinata religione".
Sa qual è stata la moschea a cui hanno fatto riferimento i due ragazzi scomparsi ormai da diversi giorni?
"Giornali e tv ci stanno fornendo informazioni contraddittorie. Stiamo verificando tutte le informazioni che ci giungono".
Cosa intendete fare ora come Associazione delle Organizzazioni islamiche?
"Decideremo solo una volta che avremo conoscenza completa dei fatti. Parleremo sicuramente con le moschee coinvolte e incontreremo di sicuro i genitori".
Ci sono misure preventive in atto per proteggere i membri della comunità prima l'IS li raggiunga?
"Certo. Nelle moschee facciamo dei sermoni e delle lezioni sulla forza di un'ideologia, diabolica, travestita con gli abiti seducenti della teologia".