Dei militi della scuola reclute impegnati in un'esercitazione notturna hanno finito per sconfinare nell'abitato. Le scuse dell'esercito.
THUN - Ore 3:28 della notte, nella casella email di Ida K.* arriva un'email di notifica della telecamera a circuito chiuso installata a guardia della sua casa di vacanza a Spiez (BE). Il dispositivo ha percepito, e immortalato, dei movimenti sospetti nel giardino.
La mattina dopo, quando ha controllato il video mentre faceva colazione il gipfel le è quasi andato di traverso: non si trattava di un animale selvatico né tantomeno di un ladruncolo o di un ficcanaso, bensì dei militari dell'esercito svizzero.
Nel video si vedono tre soldati armati di fucile d'assalto in tuta mimetica e con visori notturni mentre esplorano il giardino: «Li si vede anche scavalcare la recinzione», conferma la pensionata.
Ida è abbastanza convinta che i militi non avessero cattive intenzioni ma trova comunque piuttosto preoccupante un'azione di questo tipo: «Dei soldati possono davvero entrare in una proprietà privata di notte, e senza preavviso? I residenti non dovrebbero essere avvisati? Pensate se fossi stata sveglia e li avessi visti... sai che spavento...».
Interpellati dalla donna, nemmeno i vicini si erano accorti del movimento del gruppetto di soldati.
Interpellato da 20 Minuten, l'esercito ha confermato che si trattava di un'esercitazione notturna svolta da una scuola reclute d'artiglieria attualmente di stanza a Thun che ha coinvolto 25 reclute. Durante il briefing pre-missione, i giovani soldati sono stati informati in maniera esplicita che non era consentito sconfinare nelle proprietà private».
Ma come è successo? Come spiegato da Volken, «l'esercitazione prevedeva dei marcatori che indicavano la posizione delle forze nemiche, per tentare di mimetizzarsi i militi hanno così deciso di propria iniziativa di scavalcare la recinzione e nascondersi all'interno del giardino».
«Il comportamento delle reclute è stato quindi improprio e ce ne scusiamo», ha confermato il portavoce Mathias Volken. I tre soldati «sono stati avvertiti e si sono mostrati estremamente dispiaciuti di quanto successo», si stanno valutando eventuali conseguenze disciplinari.
Sempre stando all'esercito Comuni e Polizia vengono informate in anticipo in caso di esercitazioni importanti: «In questo caso non è stato così, visto che si trattava di un gruppo esiguo e lo sconfinamento nell'abitato non era previsto». Alcuni proprietari della vicina area industriale, invece, sono stati avvisati.
*vero nome noto alla redazione