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CANTONE / BERNAChiesa «marionetta» dei Blocher? Nell'UDC si chiede che dimostri la sua «leadership»

02.08.20 - 14:06
Voci interne al partito invocherebbero un segno di emancipazione in vista della sua elezione a presidente.
Keystone
Marco Chiesa (a sinistra) con Magdalena Martullo-Blocher in occasione della loro elezione alla vicepresidenza UDC
Marco Chiesa (a sinistra) con Magdalena Martullo-Blocher in occasione della loro elezione alla vicepresidenza UDC
Chiesa «marionetta» dei Blocher? Nell'UDC si chiede che dimostri la sua «leadership»
Voci interne al partito invocherebbero un segno di emancipazione in vista della sua elezione a presidente.

LUGANO / BERNA - “D’accordo, ma…”: l’elezione di Marco Chiesa a presidente dell’UDC nazionale potrebbe non andare come una lettera alla posta. Almeno stando alle ricostruzioni della SonntagsZeitung, secondo la quale in molti, all’interno del partito, chiederebbero al consigliere agli Stati ticinese e unico candidato indicato dalla Commissione Cerca di dimostrare la propria indipendenza dalla famiglia Blocher, della quale sarebbe considerato il fedele braccio destro.

«Perché lo possiamo eleggere, ora deve dimostrare la sua leadership», afferma per esempio il consigliere nazionale sangallese Roland Büchel. «Avrei gradito che la Commissione Cerca avesse proposto anche Alfred Heer», gli fa eco il consigliere nazionale zurighese Mauro Tuena, che riconosce come Büchel le qualità di Chiesa, ma per la scelta del nuovo presidente avrebbe auspicato una vera campagna elettorale. «Esiste il rischio che, come presidente, Chiesa diventi una marionetta dei Blocher», spara infine un altro “deputato” democentrista, che decide però di rimanere anonimo.

Secondo Büchel, per dimostrare la propria indipendenza Marco Chiesa dovrebbe in particolare presentarsi all’assemblea dei delegati del 22 agosto prossimo con una propria squadra direttiva. Essere eletto e cominciare a lavorare con il gremio esistente - Magdalena Martullo-Blocher come vicepresidente compresa - non sarebbe auspicabile. 

La SonntagsZeitung non è riuscita a raggiungere né Chiesa né Martullo-Blocher per un commento.   

Anche il domenicale svizzero tedesco riconosce che è difficile dire quanto effettivamente il consigliere agli Stati ticinese sia vicino alla famiglia Blocher. La sua elezione alla vicepresidenza congiunta insieme alla figlia del tribuno UDC (e la ginevrina Céline Amaudruz) dopo il ritiro di Blocher nel 2018 era stata però vista come una prova della sua fedeltà. Secondo molti democentristi, Chiesa si sarebbe inoltre spesso schierato con Magdalena Martullo-Blocher, anche se l’anima sociale del primo l’ha spesso distinto dalle posizioni marcatamente liberiste dell’erede di Blocher.   

 

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