Il "semaforo" delle regioni a rischio cambia colore. Ma i ticinesi mantengono i propri piani di viaggio per l'estate
Hotelplan: «Le prenotazioni non diminuiscono. E i viaggiatori non ci segnalano troppi problemi. Ma meglio avere in mano le carte giuste»
LUGANO - L'Europa cambia colore. La mappa disegnata dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) raffigura un continente tinto sempre piu di rosso scuro, il colore delle regioni con alta incidenza di Covid.
Paesi Bassi, Cipro, Malta e Spagna, in particolare Catalogna, Castiglia e Leon: sono le aree dove la variante Delta ha fatto registrare il maggior numero di nuovi contagi negli ultimi giorni. Ma la situazione peggiora anche in Francia, che passa da verde a gialla assieme a Irlanda, Belgio, Svezia, Finlandia e Danimarca. L'Italia invece si conferma tutta in verde.
Mentre il "semaforo" cambia colore, come si comportano i ticinesi in procinto di partire, o già partiti, per le vacanze? Al momento, le agenzie di viaggio non stanno registrando particolari problemi. Davide Nettuno di Hotelplan tranquillizza gli animi: «Le prenotazioni non stanno diminuendo. E nessuno dei viaggiatori che attualmente si trovano all'estero ci sta segnalando delle difficoltà particolari».
Sarà che le mete turistiche "clou", Baleari, sud Italia, isole della Grecia, ancora «non presentano livelli di contagi preoccupanti» spiega il portavoce per il Ticino di Hotelplan. Malta «è piuttosto una meta giovanile per i soggiorni linguistici», mentre Catalogna e Castiglia «non rientrano tra le destinazioni principali nel periodo estivo».
Chi soggiorna in hotel, inoltre, ha poco di cui preoccuparsi. «Anche nelle zone soggette a restrizioni, a essere limitati sono unicamente gli orari di bar e ristoranti, mentre negli alberghi la ristorazione non viene toccata». I viaggiatori fai-da-te potrebbero avere qualche pensiero in più, anche se prediligendo il vicino Mediterraneo e gli spostamenti in auto le sorprese sono, attualmente, più che altro burocratiche.
«La raccomandazione rimane quella di informarsi attentamente sulle condizioni sanitarie nel paese di destinazione, e anche sulle restrizioni all'ingresso e alla partenza. Per evitare di avere noie per non avere compilato dei moduli, o non essersi procurato il test giusto» conclude Nettuno.