Berna esige nuovi approfondimenti prima di procedere. Le Ffs hanno quindi revocato le commesse concesse a due ditte ticinesi
ARBEDO-CASTIONE - Mentre procedono a gran ritmo i lavori relativi alla realizzazione della nuova officina delle FFS a Castione, subisce ritardi (e fa passi indietro) l'iter relativo alla ricerca e alla preparazione di terreni agricoli di qualità (i cosiddetti Sac) per compensare il terreno utilizzato per lo stabile delle Ferrovie.
Lo riporta la Regione, che indica che le FFS hanno bloccato gli appalti, revocando le commesse per oltre 5 milioni che a novembre erano state assegnate a due ditte ticinesi. Le aree individuate erano state a Camorino (3,8 ettari), Preonzo (0.8 ettari) e Iragna (1,2 ettari). Visto il totale di 8,4 ettari che vanno compensati, e la caduta di un'opzione a Losone, erano ancora da trovare 3,3 ettari.
Ma cosa succede? Le FFS hanno spiegato che al momento mancano ancora le autorizzazioni necessarie per eseguire i lavori preparatori nelle aree scelte. Questo perché «l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha ritenuto che non sia appropriato effettuare una valutazione completa in merito alla realizzazione delle aree Sac, in quanto vi sono ancora molte domande aperte, in particolare da parte dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale riguardo al bilancio completo sul compenso reale della totalità delle superfici Sac perse».
Insomma, sarà tutto da rifare quando ci sarà un esame completo della situazione. Nel frattempo, l'ex regia federale - che continua a cercare siti per le Sac - deve pianificare e riprogrammare i lavori tenendo conto dell'individuazione dei nuovi spazi, dell'avanzamento dei lavori sul cantiere e dei contenuti della futura decisione dell'UFT. Di conseguenza, due commesse decise l'anno scorso sono state revocate. Le ditte coinvolte, il Consorzio Sac (capofila l’impresa edile Casada di Malvaglia) e Fratelli Zanetti Sa di Madonna del Piano, potrebbero ora ricorrere al Tribunale amministrativo federale (TAF).