Si trova al CSCS di Lugano Cornaredo.
LUGANO - Si chiama “Pigne d’Arolla” ed è il calcolatore che si occupa di tutte le previsioni di MeteoSvizzera. Si tratta di un vero e proprio “supercomputer”, collocato al Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS) di Lugano Cornaredo.
«Utilizziamo il modello COSMO (Consortium for Small-scale Modeling) per l’elaborazione di previsioni regionali e locali nella regione alpina, caratterizzata da un’orografia complessa», scrive sul proprio blog MeteoSvizzera. «Con dei complessi modelli numerici - continuano - è possibile simulare l’evoluzione della situazione meteorologica e descrivere, per il tramite delle leggi della fisica, ciò che avviene nell’atmosfera nonché gli scambi con la superficie terrestre».
Grazie, per esempio, a misurazioni presso le stazioni al suolo, dati satellitari e radar, si può matematicamente calcolare come evolverà lo stato dell’atmosfera nel futuro. «È chiaro che per avere dei risultati in tempi utili la potenza di calcolo necessaria è elevata e l’utilizzo dei supercalcolatori è quindi essenziale».
In generale, a differenza di quello che si può pensare, il supercomputer non è un singolo dispositivo di grandi dimensioni: si potrebbe descrivere come un insieme di “normali” dispositivi interconnessi e che comunicano tra loro. «È composto da speciali armadi denominati “cabinets”, all’interno dei quali sono presenti un numero elevato di processori».
Il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico di Lugano Cornaredo ha oltre 30 anni
Il CSCS sviluppa e fornisce «le principali capacità di supercalcolo necessarie per risolvere problemi importanti per la scienza e la società».
Il centro mette a disposizione di ricercatori e ricercatrici un laboratorio scientifico in cui svolgere calcoli e simulazioni che necessitano sistemi ad alte prestazioni. Fondato nel 1991, finanziato dalla Confederazione e gestito dal Politecnico federale di Zurigo, conta 118 collaboratori di 23 differenti nazionalità.
L’edificio si compone di una parte adibita a uffici, collegata attraverso una passerella a un capannone di 2'000 metri quadrati in cui sono installate le macchine.
I centri di calcolo ad alte prestazioni sono caratterizzati da un elevato consumo di energia. «Al fine di assicurare una gestione energetica del centro di calcolo economica ed efficiente, il CSCS sfrutta le risorse naturali del Lago di Lugano per il raffreddamento dei propri supercalcolatori e dell’edificio stesso». L’acqua del Lago Ceresio viene prelevata presso la foce del fiume Cassarate e tre potenti pompe convogliano fino a 760 litri di acqua al secondo fino al centro di calcolo.
Il principale supercomputer attualmente in funzione si chiama Piz Daint, dal nome della cima delle Alpi retiche.