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syndicom, preoccupazione per i dipendenti della Posta e dei media

Il sindacato teme un impoverimento economico e sociale delle zone periferiche e un deterioramento della democrazia stessa.
TiPress
Fonte syndicom
syndicom, preoccupazione per i dipendenti della Posta e dei media
Il sindacato teme un impoverimento economico e sociale delle zone periferiche e un deterioramento della democrazia stessa.

CASTEL SAN PIETRO - Riunito in assemblea il 15 marzo a Castel San Pietro, syndicom ha espresso nuovamente le sue preoccupazioni sul futuro del servizio postale.

In particolare, ritiene «inaccettabile» l’attuale modo di procedere della Posta. «Invece di imporre chiusure ai Comuni attraverso un dialogo forzato, la Posta deve avviare un confronto costruttivo con i Comuni e le comunità locali, rispettando la loro volontà».

Il sindacato ha ribadito i timori per le chiusure di 20 uffici postali sui 62 ancora operativi in Ticino. «Gli uffici postali rappresentano un punto di riferimento essenziale, non solo per l’accesso a servizi universali indispensabili, ma anche per mantenere il tessuto sociale. La chiusura non avrà solo un impatto sul servizio offerto alla popolazione ma comporterà un impoverimento economico e sociale, favorendo lo spopolamento delle zone periferiche», ha sottolineato nel corso dell'assemblea dei rappresentanti sindacali per il Ticino e il Moesano.

«La politica ignora i bisogni dei cittadini» - Inoltre, l’assemblea del sindacato dei media e della comunicazione deplora la bocciatura da parte del Consiglio degli Stati della mozione che chiedeva una pausa per la Posta in un momento in cui la popolazione sta esprimendo la necessità di mantenere un servizio postale capillare e accessibile. «Questo è un altro segnale di come la politica continui a ignorare i bisogni dei cittadini, favorendo logiche di profitto a discapito dei bisogni delle comunità», ha puntualizzato il sindacato.

L'assemblea ha infine espresso forte disappunto e delusione nei confronti dell'operato del presidente del Consiglio d'Amministrazione della Posta, Christian Levrat.

«Rischi per la democrazia» - Il sindacato, poi, ha evidenziato anche le sfide nel settore dell’informazione e i rischi per la democrazia stessa. «La politica deve intervenire anche nel settore dell’informazione, confrontato a sfide (economiche e tecnologiche) senza precedenti. In Ticino, i recenti tagli del personale a LaRegione sono segnali preoccupanti. È necessario agire con urgenza per sostenere i media locali, garantendo risorse adeguate e promuovendo politiche che favoriscano la pluralità dell'informazione». Per questo syndicom chiede un maggiore sostegno ai media, attraverso finanziamenti pubblici e incentivi fiscali. «È necessario promuovere politiche – è stato ribadito in assemblea – che favoriscano la diversità e la pluralità dei media e la diffusione di informazioni verificate per contrastare il dilagare delle fake news».

syndicom si impegna a continuare la lotta per la difesa dei diritti dei professionisti dei media (da anni senza contratto collettivo) e per la qualità dell'informazione. «È necessario unire le forze in questa battaglia, per garantire un futuro in cui l'informazione libera e indipendente possa continuare a difendere il nostro sistema democratico».

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