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ITALIA«Squadroni della morte» e «Forni crematori» per i migranti, scandalo a Udine

04.08.20 - 19:30
Un'ampia polemica è stata causata da un post su Facebook di un dipendente comunale di Grado
Archivio Keystone
«Squadroni della morte» e «Forni crematori» per i migranti, scandalo a Udine
Un'ampia polemica è stata causata da un post su Facebook di un dipendente comunale di Grado

UDINE - È scattata una forte polemica a Udine per dei commenti, relativi alla rivolta dei migranti di Udine, pubblicati su Facebook da un funzionario della Protezione Civile.

«Non preoccupatevi, stiamo organizzando gli squadroni della morte e nel giro di due giorni riportiamo la normalità...». Come anche: «Quattro taniche di benzina e si accende il forno crematorio, così non rompono più».

Sono questi due dei commenti incriminati, pubblicati da un dipendente comunale di Grado, che hanno fatto esplodere un polverone di critiche, commenti e discussioni sulla questione dei migranti a Udine, come ha riportato la Repubblica.

Lo scenario che ha fatto scattare l'ira del funzionario è la rivolta scoppiata nell'ex caserma Cavarzerani, dove centinaia di migranti si sono ribellati alla decisione del sindaco, Pietro Fontanini, di estendere una quarantena che si era resa necessaria dopo il ritrovamento di tre persone positive al coronavirus, 14 giorni fa. L'isolamento forzato sarebbe scaduto oggi, ma il sindaco ha deciso di prolungarlo. Da qui le proteste, che hanno portato a grida, cori, pietre contro gli agenti presenti e all'accensioni di roghi.

«A Grado ci sono persone che metterebbero la firma per avere la roba da mangiare che loro (i migranti, ndr.) buttano via. E noi sappiamo solo assistere gli stranieri e i nostri non li aiutiamo» ha aggiunto l'uomo, furente, nelle sue esclamazioni.

Sono parole «gravissime, inaccettabili e vergognose», secondo Ilaria Cecot, ex assessore provinciale, che ha condiviso con sbigottimento le frasi coinvolte, sempre sul portale di Zuckerberg. Anche la CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) regionale ha condannato le parole dell'uomo, domandando alle autorità di prendere dei provvedimenti.

La tensione a Udine rimane alta, con le polemiche e le discussioni che non danno cenno di volersi placare.

Cari amici di #Grado , questo i commentibdi un vostro concittadino sulla questione #Cavalzerani. Mantengo l'identità...

Posted by Ilaria Cecot on Monday, August 3, 2020
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