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REGNO UNITOGli anticorpi decadono troppo in fretta: addio immunità di gregge

27.10.20 - 10:01
I test sono stati condotti per tre mesi in Inghilterra, al termine del lockdown, su un campione di 365 soggetti
Depositphotos (IgorVetushko)
Uno studio britannico mostra che gli anticorpi, in chi ha avuto il coronavirus, decadono rapidamente.
Uno studio britannico mostra che gli anticorpi, in chi ha avuto il coronavirus, decadono rapidamente.
Gli anticorpi decadono troppo in fretta: addio immunità di gregge
I test sono stati condotti per tre mesi in Inghilterra, al termine del lockdown, su un campione di 365 soggetti

LONDRA - Una ricerca condotta dall'Imperial College di Londra con Ipsos Mori infrange la speranza che, un giorno, la popolazione globale possa sconfiggere il coronavirus raggiungendo l'immunità di gregge.

Test condotti su un campione di oltre 365mila persone in Inghilterra hanno mostrato che gli anticorpi svaniscono con il passare del tempo. In soli tre mesi - al momento della fine del lockdown, tra la fine di giugno e l'inizio di luglio - il numero di persone con una risposta immunitaria sul totale dei soggetti preso in considerazione è sceso da poco meno del 6% al 4,4%, con un calo percentuale del 26,5%.

La tendenza è stata osservata, spiegano i ricercatori, in tutte le fasce d'età e di popolazione. Si è notato inoltre che gli anziani perdono gli anticorpi più velocemente: lo studio ha mostrato un calo del 39% tra gli over 75, contro una diminuzione del 14,9% tra i 18-24enni nello stesso periodo di tempo. Alcuni gruppi però hanno mostrato di avere livelli di anticorpi più elevati, in particolare giovani, operatori sanitari, varie minoranze etniche e le comunità asiatiche e nere britanniche. La ragione, secondo l'Imperial College, è una esposizione maggiore o ripetuta al virus. «Il nostro studio mostra che c'è una riduzione nel tempo della proporzione di persone che sono testate positive per gli anticorpi» ha spiegato l'autore dello studio, il professor Paul Elliott. «Non è chiaro quale sia il livello di anticorpi e quanto a lungo duri l'immunizzazione».

Un'altra conclusione che fanno gli scienziati è che il rischio di re-infezione è concreto e possibile. Oltre all'impossibilità di raggiungere l'immunità di gregge: «Se pensi che 95 su 100 persone siano ancora suscettibili di ammalarsi, capisci che si è molto molto lontani da qualcosa che assomigli a un livello di protezione della popolazione» ha spiegato la ricercatrice Helen Ward. «Non è qualcosa che puoi usare come strategia per il controllo del contagio nella popolazione».

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