La regione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità ha registrato oltre 23mila casi da inizio maggio
TEL AVIV - La Ue e l'Oms Europa hanno riaffermato l'impegno comune per impedire che il vaiolo delle scimmie diventi «endemico» nel Vecchio Continente. A ribadirlo dalla 72esima Sessione di Oms Europa in corso a Tel Aviv un comunicato congiunto del Commissario alla salute della Ue Stella Kyriakides e il responsabile per la regione dell'Oms Hans Henri P. Kluge.
«Stiamo assistendo - hanno detto - a una diffusione senza precedenti di un orthopoxvirus responsabile del vaiolo delle scimmie in Europa e nel mondo. Questo virus zoonotico, che in precedenza era collegato solo a una diffusione limitata da persona a persona in paesi non endemici, rappresenta ora - hanno denunciato - una minaccia per la salute transfrontaliera in Europa e un'emergenza sanitaria pubblica d'interesse internazionale». Secondo i dati da inizio maggio 2022, la regione europea dell'Oms ha registrato oltre 23.000 casi di vaiolo delle scimmie, di cui oltre 18.000 nello spazio economico europeo.
«Gli sforzi di risposta coordinati e combinati delle nostre istituzioni e autorità sanitarie europee, nazionali e regionali, sono stati - hanno aggiunto - di fondamentale importanza e ora abbiamo visto un calo dei casi nelle ultime settimane». «Una risposta continua tra istituzioni, governi, agenzie sanitarie e popolazioni colpite, continua a essere essenziale per la nostra reazione collettiva e - hanno concluso - per migliorare ulteriormente la situazione».