La storica azienda gastronomica luganese ha lanciato un’iniziativa che coniuga innovazione e sapori locali.
LUGANO - È stata una delle “porzioni” maggiormente apprezzate nel corso dell’edizione 2023 del Lugano’s Plan ₿ Forum, ma è nata per festeggiare un altro progetto indubbiamente pionieristico.
Gabbani, tra le più rinomate realtà imprenditoriali del territorio ticinese, fondata nel 1937 a Lugano e oggi attiva nei settori gastronomia, macelleria, ristorazione, hôtellerie e catering, ha infatti dato forma al ₿anettone, un prodotto dolciario lievitato, ma lo ha messo in commercio in onore del Plan ₿ di Lugano perché le ha consentito di realizzare un’iniziativa di più ampio respiro, inscrivibile nell’ambito dell’economia circolare.
Mediante la sinergia con Swiss Tech e l’installazione di pannelli fotovoltaici da 100 KW, la storica l’azienda luganese ha infatti dato concretezza all’idea di sfruttare l’energia inutilizzata, prodotta nei suoi stabilimenti, per alimentare un sistema di mining di Bitcoin all’avanguardia, dimostrando ulteriormente la possibilità di rendere sostenibile la produzione di valute digitali.
Giw Zanganeh, ingegnere elettronico e tra i responsabili del Plan ₿ per Tether, ha menzionato l’iniziativa dei fratelli Domenico e Francesco Gabbani durante un panel - “Bitcoin Mining and Renewable Energy: a Swiss story” - che, al Forum, ha approfondito la relazione tra ambiente, mining e utilizzo di Bitcoin. «É uno dei progetti che abbiamo ispirato e di cui siamo davvero orgogliosi», ha sottolineato Zanganeh. Questa scelta, da parte di una realtà locale, rafforza chiaramente la centralità internazionale di Lugano per l’innovazione, quanto a sistemi legati a blockchain, P2P e decentralizzazione. Non solo intercettare nuovi clienti mediante la possibilità di accettare pagamenti in BTC, USDt e LVGA, dunque, ma anche applicare l’universo Bitcoin ai processi produttivi tradizionali.