Fra calo delle nascite e aumento dell'aspettativa di vita, il Ticino invecchia e lo fa inesorabilmente.
Ma fortunatamente, sempre con buon senso, oscillando fra preoccupazione per l'economia e ottimismo per il futuro.
Visto da fuori, il Canton Ticino è visto come una sorta di buon ritiro per gli over 60. Considerata infatti meta di vacanza ideale per la terza età e luogo perfetto per godersi la meritata pensione, questa regione suscita ancora l'entusiasmo fra i meno giovani, anche grazie al clima mite e a un'efficiente organizzazione. Ma una volta dentro, non tutto è oro quel che luccica.
In Ticino, infatti, su 100 persone, ben 23 sono ultrasessantenni, un fatto che rende questo cantone quello con il più basso numero di giovani e, ovviamente, la più alta percentuale di anziani. Nonostante nel 2021 si sia registrato un incremento dello 0,3% nella popolazione, infatti, questo non si è tradotto in una maggiore natalità, perché le 1195 persone in più sono solo il frutto di una nuova ondata migratoria, che ha ulteriormente contribuito a innalzare l'età media dei cittadini, soprattutto nelle zone di Lugano e Locarno.
Ma per motivi diversi, il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione ticinese riguarda anche le piccole comunità delle valli superiori, che a causa del declino economico, ogni anno perdono importanti segmenti di popolazione giovane, la quale preferisce cercare fortuna nelle grandi città o addirittura all'estero.
La buona notizia è che tanto le istituzioni, quanto il mondo dell'associazionismo siano consapevoli di questo cambiamento demografico e che, con tutte le difficoltà del caso, stiano cercando il modo di tutelare e valorizzare la vita degli over60 e di chi, a vario titolo, gli gravita intorno.
Il Ticino invecchia: le sfide dei prossimi anni
Le statistiche indicano chiaramente che, nel 2040, gli over65 rappresenteranno il 31,4% della popolazione e che gli ultraottantenni saranno addirittura l'11,1% dell'intera composizione sociale ticinese. Non stupisce, quindi, che i problemi da affrontare saranno parecchi.
È noto a tutti, ad esempio, che la diminuzione della popolazione attiva, quindi di quella che paga le tasse, mette a repentaglio le pensioni di chi, giustamente, dopo una vita di sacrifici adesso vorrebbe solo godersi l'agognato pensionamento. Nello stesso tempo, l'aumento di cittadini in età avanzata rischia di mettere a dura prova il sistema sanitario, il cui costo, come ti sarai accorto anche tu, continua a lievitare di anno in anno. Nel 2023, solo per fare un esempio, i premi dell'assicurazione malattia aumenteranno nuovamente in tutta la Svizzera e sarà proprio il Ticino il cantone dove si registrerà il maggior rincaro, che porterà le tariffe a un 15% in più rispetto la media nazionale.
E poi c'è la questione abitativa, sulla quale, per fortuna, c'è grande interesse, sia da parte delle istituzioni, sia da parte di numerose realtà associative.
Il documento del Dipartimento Sanità e Socialità 2021-2030
Dopo tutti questi dati sconfortanti, finalmente, ecco una bella notizia: a fine gennaio, il Gran Consiglio Ticinese ha approvato la “Pianificazione integrata della presa in carico della terza e quarta età”, stilata per il periodo 2021-2030 dal Dipartimento Sanità e Socialità.
La proposta, ora approvata e finanziata per intero, parte da un'affermazione innegabile, con la quale molto probabilmente sarai d'accordo anche tu: gli over60, ma ancor di più gli over80, soprattutto se provati da patologie più o meno invalidanti, preferiscono restare a casa propria, assistiti dai loro cari o comunque da persone con le quali instaurare un rapporto umano privilegiato.
Prendendo in carico questa esigenza, il Dipartimento ha previsto, oltre al potenziamento delle case di riposo, un aumento del 62% delle ore di assistenza domiciliare, che permetteranno a chi è ormai in pensione, di poter continuare ad avere una vita autonoma e sfuggire alla ghettizzazione degli istituti di riposo per anziani.
A tal proposito, vale la pena ricordare come in Ticino, già da qualche tempo, sia nata la figura del Custode Sociale, persona di riferimento a cui gli inquilini più anziani di uno stabile possono ricorrere per ogni tipo di esigenza quotidiana, ma anche e soprattutto per coltivare relazioni che concorrano al loro benessere generale.
L'esperimento di Regione Solidale
Ormai è chiaro: oltre alle inevitabili difficoltà dovute alla salute, uno dei problemi degli over60 è la socialità, minata da famiglie lontane, mancanza di amici e assenza di stimoli. Per questa ragione, con il contributo del Dipartimento Sanità e Socialità, dell'ATTE, Associazione Ticinese Terza Età e di over57.com, oggi in tutto il Ticino sono presenti numerosi “esperimenti sociali”, che puntano tutto sulla socialità come volano di benessere.
Esperimenti che partono dall'ascolto dei soggetti coinvolti, al punto che in tutti i luoghi dove sono attivi tali progetti, la giornata inizia con un momento conviviale rappresentato da un caffè in compagnia, un modo come un altro per cementare relazioni e scambiare due chiacchiere. Ma Regione Solidale, oltre a riunire, aggregare, strappare alla solitudine tutte quelle persone che per un motivo o l'altro sono restate sole, vuole anche offrirgli nuovi spunti da cui ripartire.
Ecco quindi mercatini dell'usato, passeggiate culturali, dibattiti, mostre, ogni occasione è buona per mostrar come loro come, al di fuori delle proprie mura domestiche, ci sia ancora un mondo interessante, nel quale conviene vivere e al quale si può contribuire.
Come noi amiamo ripetere, l'esperienza non va mai in pensione. E se anche tu sei stufo di non far nulla tutto il giorno e desideri tornare a vivere un'esistenza piena e soddisfacente, iscriviti ad Over57.com e mettiti in gioco: tutto il resto verrà da sé.
Articolo pubblicato grazie al supporto di:
Point Service – Gimasi – Tertianum Cornaredo