Il vocabolario Treccani definisce il termine sgarbati con: “di persona che usa maniere poco garbate ed educate nel parlare, nell’agire, e soprattutto nel comportamento con gli altri”. In sostanza, sotto il cappello degli sgarbati sono raggruppati, e sono tanti, tutti coloro che non hanno acquisito un minimo di codice per comportarsi in modo corretto nella società e con gli altri individui.
A queste persone durante il processo educativo è venuto a mancare qualcosa. In molti sgarbati si riscontra infatti un’incapacità nel regolare il loro stato emotivo, mancano cioè di empatia. Hanno difficoltà a entrare in contatto con le proprie emozioni e a riconoscere quelle altrui, ma anche l’incapacità di esprimere i sentimenti attraverso le parole, e queste manchevolezze sono la base su cui si sviluppa la prepotenza.
Alcuni autori, tra cui Heisenberg indicano come “regolazione emotiva” la componente che si sviluppa per opera di un caregiver (mamma o papà o qualsiasi altra figura di attaccamento) nei primi anni di vita, specificando come questa abbia particolare importanza per lo sviluppo di un adeguato comportamento sociale.
E purtroppo se mamma e papà risultano deboli nella loro attività di accudire, gran parte della colpa sarà loro.
Un altro elemento da considerare, per comprendere gli sgarbati, è la relazione tra condotte aggressive, d'incuria, egoismo e menefreghismo e l’immagine di sé. Per concetto di sé si intende la teoria che ognuno sviluppa riguardo a se stesso. Si riferisce alle opinioni che ogni individuo pensa di avere e che lo contraddistinguono dagli altri.
Alcune ricerche hanno indagato il concetto di sé in bambini e ragazzi che utilizzano condotte aggressive. E pare che questi mostrino un elevato senso di narcisismo e un tentativo di sembrare ciò che non sono usando l’aggressività per nascondere le debolezze.
Per riassumere, una carenza educativa associata a una mancanza di empatia, a un senso di narcisismo e a un tentativo di sembrare ciò che non si è mostrano tutta la fragilità di queste persone: hanno in sostanza un deficit nell’alfabetizzazione delle emozioni.
Una persona senza una grammatica emotiva sviluppata non sarà in grado di soffermarsi su ciò che sta provando, di analizzare le emozioni partendo dalle sensazioni percepite fisicamente e dargli un nome. Figuriamoci allora se può essere in grado di occuparsi delle emozioni degli altri, soprattutto se estranei.
Impensabile.
Ma non tutti gli sgarbati hanno un defecit emotivo, ve ne sono di altri tipi che vedremo nel prossimo articolo.
Cristina Milani
Fondatrice e Presidente Gentletude
e già Presidente del World Kindness Movement
In collaborazione con mysanitek.com
Articolo pubblicato grazie al supporto di: reqpero.ch – mySanitek