La Commissione federale contro il razzismo critica il testo in votazione il prossimo 7 marzo.
La Commissione precisa che nonostante un titolo generico l'iniziativa sia mirata contro le donne che indossano simboli islamici.
BERNA - In vista delle votazioni del prossimo 7 marzo, la Commissione federale contro il razzismo (CFR) prende posizione contro la cosiddetta iniziativa anti-burqa. Secondo l'organismo, lo scopo principale del testo è stigmatizzare una religione, ovvero l'islam.
Nonostante un titolo ufficiale generico - Sì al divieto di dissimulare il proprio viso - l'iniziativa mira alle donne che indossano simboli religiosi, sottolinea la commissione in un comunicato odierno.
La Costituzione federale è però chiara sui divieti di discriminazione, anche religiosa. Il rispetto dei diritti fondamentali deve sempre prevalere sulla tentazione di legiferare in base a casi o episodi particolari, afferma ancora la commissione. Il testo in votazione contravviene inoltre alla libertà di credo e di coscienza garantita dall'articolo 15 della Costituzione.
Per tutte queste ragioni, la CFR invita i cittadini a votare "no" il prossimo 7 marzo.