Secondo un sondaggio della SSR, i favorevoli sono in vantaggio per tutti e tre gli oggetti in voto il prossimo 18 giugno.
I temi: l'imposta minima dell'OCSE, la legge sul clima e la revisione della legge Covid.
BERNA - Si va verso un triplo sì per gli oggetti in votazione il 18 giugno. Lo rivela il primo sondaggio realizzato dall'istituto gfs.bern per conto della SSR: i favorevoli sono in chiaro vantaggio per l'imposta minima dell'OCSE, la legge sul clima e la legge Covid.
Per quanto riguarda l'attuazione del progetto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e del G20 sull'imposizione dei grandi gruppi d'imprese, il divario è al momento abissale. Se si fosse votato a inizio maggio i sì avrebbero infatti raggiunto addirittura l'84%, mentre i no si sarebbero fermati al 12%, indica l'indagine pubblicata oggi.
Tutti i partiti politici appoggiano il decreto federale con percentuali almeno dell'80%. I più, si fa per dire, scettici sono i sostenitori dell'UDC: il 20% di chi vota democentrista è pronto a opporsi.
Clima: l'UDC contro tutti
Poca suspense anche per quel che concerne la legge che fissa nuovi obiettivi in materia di protezione del clima, innovazione e rafforzamento della sicurezza energetica. Dal sondaggio emerge come il 72% degli aventi diritto sia orientato a scegliere il sì. Il campo dei contrari raccoglie invece il 25% delle preferenze.
Tuttavia, il voto sulla legge del CO2 ha mostrato come la mobilitazione della popolazione conservatrice, soprattutto nelle campagne, possa ribaltare uno svantaggio iniziale, avvertono gli autori. Tra chi si oppone al testo spiccano senza sorpresa i simpatizzanti UDC (63%), mentre tutti gli altri partiti lo sostengono.
Terza votazione su legge Covid
Infine, i favorevoli fanno saldamente corsa in testa anche sulla legge Covid-19. In questo caso gioca un ruolo il fatto che l'oggetto sia già stato accettato due volte alle urne nel recente passato. I sì sono al 68%, i no inseguono lontani al 28%.
A sinistra e in casa PLR il gradimento alla modifica di legge è particolarmente spiccato. Nel campo dei contrari troviamo gli UDC e chi fatica a fidarsi del governo. In generale, il sì tende ad aumentare più sale il livello d'istruzione e il grado di urbanizzazione.