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SVIZZERAIl Bürgenstock covo di 007: Berna mette in campo l'intelligence

12.06.24 - 20:32
La conferenza di pace sarà un test importante per la Confederazione.Oltre alla propaganda russa, le minacce provengono anche dal web.
Keystone
Fonte Tages-Anzeiger
Il Bürgenstock covo di 007: Berna mette in campo l'intelligence
La conferenza di pace sarà un test importante per la Confederazione.Oltre alla propaganda russa, le minacce provengono anche dal web.

STANS - Il conto alla rovescia è quasi scaduto. Ancora pochi giorni e la tanto discussa "Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina" sul Bürgenstock entrerà nel vivo. Tutto pronto insomma per il discorso di apertura che la presidente della Confederazione Viola Amherd leggerà sabato 15 giugno davanti alle delegazioni di oltre 90 paesi. 

E se l’assenza di Russia e Cina continuerà a far storcere il naso a qualcuno, ecco che un'altra questione sta tenendo banco in questi giorni che accompagnano l’inizio ufficiale del summit: la sicurezza. «Il nostro obiettivo principale è di garantire la protezione dei partecipanti alla conferenza e fare in modo che la popolazione si senta sicura», ha dichiarato negli scorsi giorni Karin Kayser-Frutschi, direttrice del Dipartimento di giustizia e di sicurezza del Cantone di Nidvaldo. Ma non solo. Oltre 4’000 militari saranno impiegati sulle alture del Lago dei Quattro Cantoni.

Minacce scongiurate? Nemmeno per sogno. L’apparato presentato lunedì in conferenza stampa sarà supportato da altri team specializzati che, oltre alla sicurezza degli ospiti, dovranno tenere d’occhio gli 007 stranieri che, in qualche modo, saranno presenti al Bürgenstock.   

«I capi di governo e i ministri degli Esteri presenti alla conferenza sono obiettivi appetibili», ha spiegato al Tages-Anzeiger la vicedirettrice del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) Juliette Noto. Non si può escludere il rischio che il Bürgenstock si trasformi in un covo di spie.   

«Se dovessimo identificare un ospite come dipendente di un servizio segreto straniero, informeremo immediatamente le autorità responsabili», ha precisato Noto. Aspetterà poi a loro decidere come comportarsi. La procedura più probabile? La revoca dell’accredito.

Oltre a setacciare gli 007 stranieri, la sicurezza del Bürgenstock dovrà fare i conti anche con gli hacker.  L’Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS) lavorerà spalla a spalla con la polizia e i militari fornendo informazioni in tempo reale su attacchi e minacce informatiche. Gli ospiti della conferenza potranno inoltre usare una piattaforma digitale sicura, messa a disposizione dello stesso UFCS, per comunicare durante l’evento.

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