Cerca e trova immobili

TURGOVIA"Sì lo voglio" da dietro le sbarre

05.12.24 - 09:49
Le accuse di stupro nei confronti di un 39enne non hanno impedito a una donna di sposarlo mentre lui era ancora in carcere.
20Minuten
Fonte Blick
"Sì lo voglio" da dietro le sbarre
Le accuse di stupro nei confronti di un 39enne non hanno impedito a una donna di sposarlo mentre lui era ancora in carcere.

FRAUENFELD - Continua a far discutere il processo che si sta svolgendo a Frauenfeld, in cui un 39enne è accusato di ripetuti atti sessuali e stupri commessi su una dozzina di ragazze e bambine drogate con la ketamina.

«È orribile, mi assumo la piena responsabilità», ha detto ieri l'imputato in lacrime, mentre il giudice gli elencava i fatti di cui è accusato. 

I capi di accusa - Il Ministero pubblico accusa l'uomo, originario dell'America Latina, di una lunga serie di reati. Tra questi, atti sessuali con fanciulli e con persone inette a resistere, oltre a ripetuti stupri e coazioni sessuali.

La Procura intende presentare la sua richiesta di pena nel prossimo giorno di dibattimento, ma ha già annunciato che proporrà anche una misura terapeutica, oltre all'espulsione dalla Svizzera per 15 anni. L'uomo è stato arrestato e posto in detenzione preventiva nel novembre 2020 e da ormai quattro anni si trova in carcere in regime di espiazione anticipata della pena.

Sì lo voglio dietro le sbarre - In aula, durante il processo, è emerso anche che l’uomo si è risposato. E fin qui tutto normale, se non fosse che il matrimonio è avvenuto in carcere e che la moglie era già a conoscenza di tutti i capi d’accusa.

Si tratta di un’amica di famiglia che l’uomo conosceva prima dell’arresto. La relazione, su stessa ammissione dell’indagato, è iniziata dietro le sbarre. Prima qualche lettera, poi una telefonata e infine tante visite.

L'ibristofilia - A questo punto la domanda vien da sé: come mai alcune donne provano un’attrazione particolare verso gli autori di tali crimini (confessati dallo stesso imputato). La domanda è stata posta a Jérôme Endrass, professore di psicologia forense all'Università di Costanza, che sulle pagine del Blick ha così spiegato: «In termini tecnici, questo fenomeno si chiama ibristofilia», afferma Endrass. Un disturbo della sfera sessuale, a causa del quale determinate persone avvertono un'attrazione, mentale, sentimentale e sessuale, nei confronti di criminali di varia natura.

L’ibristofilia interessa soprattutto le donne, dice Endrass. «Chi cade in questo disturbo trova attraente qualcuno che dimostra un temperamento aggressivo ma che in fondo, o almeno così si dicono, ha un cuore tenero». 

L’aspetto che rende il rapporto veramente attraente è l’idea che, come partner, tu abbia la capacità di “domare” una persona violenta.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE