A dirlo è un sondaggio realizzato nelle tre regioni linguistiche svizzere.
A sud delle Alpi c'è però più tolleranza verso i rumori molesti e la lavanderia in comune.
BERNA - La metà delle controversie tra vicini in Svizzera riguarda i rumori molesti. Al secondo posto nella classifica vi sono i problemi legati alla lavanderia in comune. I più litigiosi sono i ticinesi e romandi.
Secondo un sondaggio pubblicato oggi dal portale Homegate.ch, i conflitti sorgono sia fra conviventi che con i vicini con una sostanziale differenza regionale: nella Svizzera tedesca sono più frequenti le discussioni all'interno del nucleo familiare e per questioni legate alla pulizia (38%), mentre nei cantoni latini (Ticino e Romandia) si litiga di più con i vicini.
Tolleranza al rumore in Ticino - Dall'inchiesta emerge che metà degli svizzeri ha già avuto problemi con i vicini a causa del rumore eccessivo. Questo è un motivo di conflitto soprattutto per i romandi (51%) e i germanofoni (49%), mentre i ticinesi (32%) sembrano essere più tolleranti.
Lavanderia tasto dolente - La lavanderia in comune è un altro punto dolente: un quinto degli intervistati infatti ha già avuto screzi per questo motivo, soprattutto a causa di mancata pulizia dopo l'uso. Anche in questo caso sembra che i ticinesi siano più tolleranti (30%) rispetto ai confederati (54% sia romandi che svizzero tedeschi). La biancheria lasciata dai vicini, il mancato rispetto degli orari concordati per il bucato e gli eccessivi tempi di utilizzo della lavatrice possono pure dare adito a diverbi.
Sporcizia e animali domestici - Al terzo posto della classifica dei motivi di contesa c'è la sporcizia (15%), seguita a breve distanza dagli animali domestici (14%). Il disordine, le scale ostruite o i confini delle proprietà, i barbecue e le piante sono le altre ragioni citate dagli intervistati.
Consulenza legale - Un quinto degli svizzeri, proprietari e inquilini, si è già avvalso di una consulenza legale per questioni legate alla propria abitazione. I nuclei familiari con bambini e le famiglie con un reddito superiore a 10’000 franchi sono i gruppi più propensi a chiedere aiuto a un esperto. Per quanto riguarda le differenze regionali, al primo posto vengono gli svizzerotedeschi (24%), seguiti dai ticinesi (20%), mentre i romandi (16%) preferiscono parlarne con i familiari. «Le controversie davvero gravi sono rare», assicura comunque Homegate.
Per il sondaggio sono state interrogate online 1821 persone tra i 18 e i 74 anni nelle tre regioni linguistiche del Paese.