Un deficit finanziario da imputare per il 30% a costi straordinari e per il 70% alla mancata attività.
BELLINZONA - L'impatto della crisi sanitaria si fa sentire sull'Ente ospedaliero cantonale (EOC). In termini di lavoro, ma anche finanziari. Si parla, per il solo anno 2020, di una perdita complessiva di 54,6 milioni di franchi. Lo comunica l'Ente nel rapporto annuale trasmesso in data odierna.
I pazienti in cifre - Le strutture EOC hanno curato oltre 36'300 pazienti degenti, di questi quasi 2'200 affetti da Covid-19. In medicina intensiva, dove i posti letto sono stati aumentati ad 88 per rispondere all'emergenza, sono stati trattati quasi 3'500 pazienti, di cui quasi 400 affetti dal virus. I servizi di urgenza medica hanno eseguito oltre 97'000 visite e il laboratorio ha dato risposta a più di 850'500 richieste. EOC ha inoltre visto nascere 1'475 nuove vite.
Le finanze piangono - Dal punto di vista dei costi, l'effetto della crisi sanitaria è equivalso a un negativo di 46,5 milioni di CHF: il 30% di questa cifra è legato a costi straordinari e il restante 70% alla mancata attività. Dopo lo scioglimento del fondo di ammortamento, pari a 12 milioni di franchi, la perdita si attesta a 54,6 milioni. L’anno si è pertanto concluso con un margine operativo lordo (EBITDA) negativo, pari a -2% (-14,2 milioni di franchi).
L'Ente sottolinea comunque che anche se «questa situazione ha generato, per EOC come per la maggioranza degli ospedali pubblici svizzeri, un deficit finanziario, ci ha permesso di trarre importanti insegnamenti, integrati e perseguiti nella strategia ospedaliera».