Possibili interruzioni di corrente: gli organizzatori dei grandi eventi sono in attesa di direttive da Berna.
I blackout programmati potrebbero rappresentare un grosso problema per chi vive di luci ed energia. Alcuni sono preoccupati. Altri si appellano al buonsenso.
LOCARNO/ BELLINZONA - Blackout programmati per ridurre lo spreco di corrente in un periodo di grande crisi. È l'ultima ratio a cui si potrebbe ricorrere nei prossimi mesi, qualora non si trovassero alternative per risparmiare energia. Il rischio di un possibile razionamento dell'elettricità fa tremare i grandi eventi in programma nella stagione fredda. Samantha Bourgoin, co organizzatrice di Locarno On Ice, appuntamento natalizio per eccellenza, resta alla finestra. Attende le ordinanze che dovrebbero arrivare da Berna entro fine agosto. «È chiaro che ci poniamo diversi interrogativi. Ma non abbiamo risposte al momento. Nessuno le ha».
Carnevale da salvare – Dubbi anche per quanto riguarda il carnevale Rabadan. Il presidente Giovanni Capoferri incrocia le dita. «Il carnevale dura poi 4 o 5 giorni – sostiene –. Non un'eternità. Qualora si rendesse necessario, potremmo ridurre gli orari o ricorrere a generatori. Non sarà facile. Solo per il capannone principale ci vorrebbe un generatore enorme. Abbiamo già saltato due edizioni per il Covid. È chiaro che se dovesse saltare anche una terza edizione, si porrebbero seri problemi. Prima di tutto la società Rabadan non avrebbe praticamente entrate. E anche a livello di entusiasmo tutti coloro che ruotano attorno al carnevale potrebbero demoralizzarsi».
Le incognite che pesano – Bourgoin aggiunge: «Siamo in contatto costante con le autorità. Valuteremo insieme il da farsi. Quando si parla di grandi eventi, le cose vanno organizzate con tanto anticipo. La pandemia ci ha insegnato a essere flessibili e noi da anni siamo molto attenti nel non sprecare energia. Quest’anno prepareremo alcuni scenari, il più possibile sobri. E con i partner istituzionali e gli sponsor ne studieremo la fattibilità. Quello che è certo è che la popolazione ha voglia nuovamente di incontrarsi. Faremo tutto il possibile per trovare la formula più adeguata alla situazione. Tutto dipenderà dalle riserve energetiche e dalle misure previste. Tra qualche settimana capiremo se e come l'edizione di quest'anno sarà fattibile».
«Sereni, ma vigili» – Tra chi vive di luci ed energia c'è anche Gabriele Censi, titolare della GC Events. «È vero, facciamo tante mostre multimediali. Tanti eventi. Però in particolare in inverno la nostra attività si sposta più sulle fasce diurne. Dopo la pandemia non ci voleva anche questa nuova tegola. Però al momento siamo abbastanza sereni. Restiamo vigili e cerchiamo di capire quali saranno i nostri margini di manovra».
In discoteca – Al Vanilla di Riazzino, la più grande discoteca della Svizzera italiana, si spera nel buonsenso. «Non penso che le autorità vogliano andare a creare danni alle attività commerciali – dice Misha Lämmler, partner della Enjoy –. Noi gestiamo anche le sale del Palacinema, dove il costo della corrente rappresenta una voce importante. Mi immagino che i politici faranno di tutto per evitare queste interruzioni di elettricità. Certo che le ipotesi sui costi futuri dell'elettricità ci fanno venire i brividi...»