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CASO UNITAS«Dopo una vita in Unitas, quando ho denunciato le molestie mi hanno isolata»

03.04.23 - 06:30
La decisione di vuotare il sacco e raccontare gli abusi subiti. Da quel giorno ha conosciuto umiliazione e imbarazzo.
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«Dopo una vita in Unitas, quando ho denunciato le molestie mi hanno isolata»
La decisione di vuotare il sacco e raccontare gli abusi subiti. Da quel giorno ha conosciuto umiliazione e imbarazzo.

LUGANO - Quarant'anni da socia attiva, di ricordi, fatiche e impegno cancellati con un colpo di spugna. Quando Claudia Biasca ha denunciato gli abusi subiti in seno a Unitas si aspettava sostegno ma - invece - l'associazione l'ha chiusa fuori, isolandola e allontanandola.

Claudia, che è stata delegata presso la Federazione Svizzera dei ciechi (FSC) e membro del comitato Unitas, si è sempre prodigata in mille attività all’interno dell’Associazione: è stata promotrice del primo corso d'inglese con materiale didattico in Braille, redattrice della rivista Braille “l’Orbettino”, ha organizzato servizi di lettura e consulenza e attività ricreative come la Giornata della solidarietà.

«Ho iniziato come volontaria che ero poco più di una bambina e ho continuato negli anni a restare attiva anche se nel frattempo avevo un lavoro e dovevo occuparmi della mia famiglia», racconta a tio.ch, «un impegno, questo, che ho portato avanti con entusiasmo e non aspettandomi nulla, se non un minimo di rispetto».

Come altre, è una delle vittime degli abusi avvenuti in seno a Unitas e perpetrate dal presidente attivo all'interno della società. La decisione di denunciare quanto avvenuto finirà per costarle molta amarezza: «Quando gli altri soci hanno saputo che avevo testimoniato mi hanno accusato di aver parlato per rovinare, per affondare o addirittura mandare in malora Unitas», spiega.

Dopo questa rottura cerca pace, ma non riesce a trovarla: «Ci ho provato alle assemblee che si sono tenute a maggio 2022 e anche quella straordinaria dello scorso 25 marzo, ma non sono mai stata né ascoltata, né tanto meno considerata», continua, «a oggi non ho ancora ricevuto nemmeno una sola parola di scuse da parte della dirigenza. Il comitato rifiuta categoricamente qualsiasi tipo di confronto e persiste nel non voler dare le risposte alle domande poste da me come vittima».

Un frustrante muro contro muro: «Durante l'assemblea mi hanno detto, cito testualmente, “di lasciar stare quel pover uomo“ che aveva “fatto così tanto” per loro, e che la accuse che muovevamo erano “solo per ottenere soldi“. Culmine dell'umiliazione è stato l'applauso fragoroso dei soci al comitato e al presidente dimissionario... Non mi sono mai sentita così umiliata e imbarazzata in vita mia».

Viste le premesse, per lei, l'unica possibilità è quella di voltare pagina: «Non posso fare altro che chiudere definitivamente», aggiunge non nascondendo il risentimento che prova, «faranno finta di aver fatto pulizia e così continueranno a ricevere i sussidi cantonali e federali... E con un presidente membro del Ambassador Club e un direttore presidente del Lion’s i fondi non mancheranno. Quello che continuerà a svanire è invece lo spirito di autoaiuto e autodeterminazione che sta alla base di questo sodalizio. Ma saranno, ahimé, pochissimi a sentirne la mancanza...».

Un futuro senza Unitas, per Claudia sarà per certi versi forse più leggero ma di sicuro più faticoso: «Mi toccherà capire come fare per reperire e finanziare i supporti e i mezzi ausiliari di cui ho bisogno per affrontare le difficoltà quotidiane. Unitas, purtroppo per me, è l'unica associazione in Ticino che fornisce questo tipo di prestazioni».

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
È una vergogna che dopo quello che è successo ci sia ancora persone che difendono ad oltranza personaggi dalla dubbia personalità. UNITAS riceve sovvenzioni e sussidi pubblici perchè ne hanno diritto e non per favoritismi di una certa risma. E se a livello di amministrazione cantonale si stà districando un altro scandaloso capitolo, anche quì bisogna andare a fondo, fare pulizia di chi ha taciuto e ancor oggi difende gli abusi e abusanti. Fuori dai piedi da qualsiasi ente , organizzazione e società e che si facciano curare dagli specialisti.

Voilà 1 anno fa su tio
Dal registro di commercio E da una piccola ricerca su Google, il direttore risulta essere il presidente del Lions di Lugano, eletto nel 2022, in piena bufera molestie. E per i pecoroni che hanno applaudito no comment.

pipppo 1 anno fa su tio
E' la regola. Quando ho denunciato il mobbing subito, sono stata allontanata come un'appestata dopo una vita c/o l'Amministrazione cantonale.

UtenteTio 1 anno fa su tio
Non dimentichiamo il gioco delle scatole cinesi per prendere sovvenzioni, una bella revisione e controllo andrebbe fatto, ma a tappeto, scommettiamo che si scoprono enti ed associazioni che hanno piû soldi dello Stato, perché negli anni hanno mangiato alla grande? Vuoi i soldi, max 5'000.-/mese di stipendio per il direttore. I tstimoni hanno parlato ma alcuni hanno imposto di secretare la tesimonianza, ma visto che molti altri hanno parlato, questa clausola dovrebbe cadere e fuori i nomi, oltre ad una denuncia verso il lorsco super-protetto (protetto a gratis?), peggio della mafia a questo punto!

uriah heep 1 anno fa su tio
Il colmo è proteggere fino all’inverosimile certi personaggi , intoccabili , perché fanno parte dei vari club !!😩😩😡😡vergognosi certi ambienti !!

navy 1 anno fa su tio
Il coraggio, a volte, viene considerato sovversivo…..qui è palese ed altrettanto VERGOGNOSO. A tutti quei para…. che hanno scimiottato le tre scimmiette del NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO consiglio un approfondito esame di coscienza!

Evry 1 anno fa su tio
Adesso basta insabbiature ! i colpevoli vanno "puniti" severamente.

Afrodita 1 anno fa su tio
Adesso è cosi i desonesti sono quello acetta mentre in vece le persone oneste sono tirate nella inmundisia .

bobifurgo 1 anno fa su tio
Il coraggio e la determinazione di una donna coraggiosa che si scontrano contro un muro di omertà e vigliaccheria. Tutte le persone che hanno finto di non vedere e sapevano di quanto succedeva un giorno “pagheranno” silenziosamente ed in modo strisciante per la loro debolezza e totale mancanza di responsabilità. Arriverà il giorno in cui dovranno fare i conti con le loro coscienze. Magari se dovesse solo capitare la stessa ad un loro famigliare od a loro stessi…. Non vorrei essere nei loro panni, forse a quel momento capiranno cosa ha sofferto e subito la Signora Claudia. Il suo coraggio e determinazione sono un grande esempio per tutti

Mamy 1 anno fa su tio
Carissima non aver paura a chiedere. Butta giù quei muri di omertà. Sono gli altri che si devono vergognare. Un abbraccio e grazie per il tuo coraggio.

luposolitario 1 anno fa su tio
Claudia, anche se conta poco, tu e le altre vittime avete il mio appoggio e la mia solidarietà? Forza e mai mollare quando si è nella ragione!

Dylan Dog 1 anno fa su tio
Cara Claudia, non dubitare mai di aver fatto la cosa giusta! Ti abbraccio e ti ringrazio a nome di tutte quelle donne che da ora in avanti potranno frequentare UNITAS con un pochino più di serenitá e sicurezza. Grazie per il tuo coraggio, ti ammiro! ❤️‍🩹

bic66 1 anno fa su tio
Massima solidarietà con Claudia. 🤗❤️ La mafietta creata da certi comitati per agire secondo le loro visioni distorte e contorte a volte è disgustosa, soprattutto se portata avanti per soldi. C’è da sperare che la sensibilità femminile della nuova consigliera di stato, che non ho votato ma che so molto attenta a queste cose, potrà aiutare a migliorare le cose. Vergogna a chi sostiene il ba.sta. Rdo. E a chi ha fragorosamente applaudito al discorso in sua difesa.
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