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CANTONE«Il nostro obiettivo è chiaro, arrivare anche in Ticino a dire: “Quest'anno niente rincaro del premio”»

10.10.24 - 14:30
Dopo l'acquisto di Centromedico, ora parte di Rete Sant'Anna, Swiss Medical Network presenta VIVA, un piano per la salute fuori dagli schemi
Archivio Tipress
La sede di Centromedico di Chiasso, in una foto d'archivio.
La sede di Centromedico di Chiasso, in una foto d'archivio.
«Il nostro obiettivo è chiaro, arrivare anche in Ticino a dire: “Quest'anno niente rincaro del premio”»
Dopo l'acquisto di Centromedico, ora parte di Rete Sant'Anna, Swiss Medical Network presenta VIVA, un piano per la salute fuori dagli schemi

SORENGO - Sono 10, da Chiasso fino a Bellinzona e Locarno, gli ambulatori a marchio Centromedico che passeranno nelle mani di Swiss Medical Network, che attualmente è già proprietaria delle cliniche Sant'Anna e Ars Medica.

Un nuovo ospedale regionale diffuso - L'idea, conferma lo stesso gruppo, è quella di bissare il concetto di “rete regionale di cure integrate” già sviluppato nel canton Giura (con il Reseau de l'Arc) e che, ora, verrà applicato in Ticino in quella che è già stata battezzata “Rete Sant'Anna”.

«Per noi sarà considerata come una terza clinica “diffusa”», garantisce il CEO di Swiss Medical Network, Dino Cauzza. Con i due ospedali, i 12 centri medici e un totale di 588'107 pazienti ambulatoriali, la nuova Rete diventa un attore di primo piano della salute nostrana: «Senza contare i dipendenti», continua «i collaboratori sono 600, 250 dei quali medici, diciamo che le cose iniziano a farsi - per così dire - interessanti».

foto ZAFLa Rete sul territorio e il CEO di Swiss Medical Network, Dino Cauzza.

«Il nostro sistema sanitario è giunto al capolinea» - Pietra fondante di questo sistema integrato è VIVA, un piano sanitario che si definisce «rivoluzionario» e allo stesso tempo addita come «al capolinea» quello attuale, prefiggendosi il titanico compito di combattere forse il più grande problema della ricca (e anziana) Svizzera: l'inarrestabile spirale verso l'alto dei costi.

Realizzato in collaborazione con Visana, il sistema ha come pietra fondante il medico di famiglia che è incentivato a tutelare la salute del paziente, attraverso una vasta offerta di prevenzione (checkup, vaccinazioni, piani alimentari e di fitness) che verrà offerta gratuitamente.

Sempre tramite il medico di famiglia il paziente verrà poi guidato attraverso i servizi della rete, con l'obiettivo dichiarato di evitare gli “inghippi” dell'attuale sistema: «Al momento il paziente cronico, spesso e volentieri anziano, è quello più redditizio», spiega Antoine Hubert patron dello Swiss Medical Network, «ed è una situazione che noi vogliamo evitare a tutti i costi, con una garanzia di stare bene “spalmata” lungo tutto l'arco della vita. Noi vogliamo curare la salute, non la malattia, evitare il “cortocircuito” fra una parte (le strutture) che fattura il più possibile e l'altra (le casse malati) che vogliono pagare il meno possibile. Nel mezzo, a perderci, è la persona».

«Sappiamo tutto del cliente, quindi sappiamo anche dove ci sono i costi eccessivi e come ridurli», conferma Cauzza. Parlando invece delle tariffe: «Al momento non siamo i meno cari in assoluto, ma è vero che siamo particolarmente vantaggiosi per le franchigie da 300 franchi ed è voluto: noi vogliamo che la gente vada dal medico, così possiamo garantire che vengano seguiti passo dopo passo, e che la loro salute venga tutelata».

Ma il sistema funziona davvero? «Nel primo anno di prova nell'Arco Giurassiano le cose sono andate bene, tanto che nel 2025 abbiamo annunciato che non ci sarà nessun aumento dei premi», conferma Hubert.

Il nostro anziano (e complicato) cantone non rischia di rivelarsi tutta un'altra storia? «Il Ticino ha molte affinità con il Giura Bernese, lo abbiamo scelto proprio per la presenza di una rete capillare come quella di Centromedico, è la base che serve per far sì che tutto il sistema funzioni.

Gli fa eco Cauzza: «Per noi il nostro obiettivo è chiaro, arrivare a novembre 2026 e dire anche qui: “Per l'anno prossimo niente rincaro“ così per una volta non saremo più i peggiori della Svizzera, ma i migliori».

La questione dei medici

Sono molti gli specialisti di Centromedico che si appoggiano, o ricoprono cariche, all'interno dell' ente ospedaliero cantonale. È lecito pensare che con l'acquisizione le cose possano cambiare?

Secondo Hubert non dovrebbero: «Noi come Rete Sant'Anna possiamo arrivare solo fino a un certo punto, quindi l'appoggio alla rete degli ospedali del cantone continuerà ancora. Nell'ambito, invece, del sistema VIVA la figura del medico di famiglia continuerà la sua funzione di mediazione per garantire che venga fatta la scelta migliore».

«I medici, per loro natura sono professionisti caratterizzati da una forte indipendenza e che effettuano le loro scelte basandosi sulla loro rete di contatti e sulla fiducia, in questo senso forzare loro la mano non avrebbe nessun senso, semplicemente non funziona. Per questo avranno sempre e comunque l'autonomia sulle decisioni relative alle cure», conferma Cauzza.

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