La 63enne era attiva nella ristorazione mentre percepiva fior di quattrini dall'assicurazione invalidità.
LUGANO - Per una quindicina anni si è finta invalida. Ma intanto lavorava in un ristorante sia come gerente sia come cameriera, truffando di fatto l'assicurazione invalidità. È a grandi linee questa la storia che è costata a una 63enne portoghese la condanna a dodici mesi (sospesi) per truffa aggravata. La sentenza, riportata dalla RSI, è stata emessa oggi dal giudice Amos Pagnamenta.
La vicenda - Il caso era stato reso pubblico il 21 agosto del 2023 da un comunicato congiunto firmato Polizia cantonale, Ministero pubblico e Ufficio dell'assicurazione invalidità (UAI). La donna era stata fermata e interrogata tre giorni prima poiché sospettata di aver esercitato per anni una professione nel settore della ristorazione benché risultasse totalmente inabile al lavoro e beneficiasse di una rendita AI al 100%. Dopo gli accertamenti, gli inquirenti hanno potuto stabilire che la 63enne avrebbe percepito indbitamente oltre 350'000 franchi dalla sua doppia vita da invalida-lavoratrice.