Lo staff del Presidente ucraino è intervenuto per calmare i toni allarmanti arrivati dagli Stati Uniti
Intanto, migliaia di ucraini sono scesi in strada a Kharkiv per mostrare il proprio affetto verso il loro paese
KIEV - Mentre gli Stati Uniti denunciano una situazione sempre più delicata, le dichiarazioni che arrivano dall'Ucraina - la diretta interessata dalla minaccia russa - sono decisamente più pacate.
Secondo Kiev, le possibilità di trovare una «soluzione diplomatica» alla crisi in corso con la Russia sono «considerevolmente più alte» rispetto a quelle di una «escalation militare». Lo ha dichiarato oggi Mykhailo Podoliak, un consigliere dell'ufficio del Presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj, come riporta l'agenzia AFP. Il messaggio di Podoliak è in particolare diretto all'avvertimento dell'intelligence statunitense di una possibile invasione su larga scala, che l'Ucraina desidera ridimensionare per calmare la situazione.
Un altro Paese che però fa tutt'altro è la Bielorussia di Aleksander Lukashenko, che ha dichiarato di essere «costretto a rafforzare il confine sud con l'Ucraina», e che ci «sono state diverse provocazioni a cui avremmo già potuto rispondere con le armi», «per ora resistiamo». Come spiegato dal quotidiano russo Nezavisimaja Gazeta, Lukashenko non ha chiarito di quali provocazioni stesse parlando. Tuttavia, il Ministro degli Esteri bielorusso ha informato che le forze armate locali hanno abbattuto recentemente «un drone lanciato dall'Ucraina per condurre attività di ricognizione sul campo di addestramento militare di Brestsky».
L'Ucraina ha negato il fatto di aver lanciato il drone e ha affermato che si tratta di una provocazione bielorussa. «Esortiamo Minsk a non giocare con le azioni di destabilizzazione della Russia. La calma al confine tra Bielorussia e Ucraina è nell'interesse dell'intera regione», ha affermato Oleg Nikolenko, rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri ucraino.
Che si rivolga all'Occidente o ad oriente, l'Ucraina sta insomma tentando di pacare i toni, per far rientrare il conflitto su una pista diplomatica. Mosca, dal canto suo, continua a negare la sua intenzione di voler attaccare l'Ucraina, e scarica le accuse di aumentare l'escalation in particolare agli Stati Uniti. Sergei Lavrov ha definito le accuse statunitensi che la Russia sta fabbricando un video falso per giustificare l'attacco come «senza senso». La Russia, comunque, non vuole fare passi indietro in relazione alle sue richieste.
Nel fine settimana, intanto, migliaia di persone sono scese nelle strade di Kharkiv (la seconda città più grande dell'Ucraina, che dista soli 42km dal confine russo) per mostrare il proprio spirito patriottico e l'affetto per il Paese. Sono state sventolate bandiere e striscioni e sono stati scanditi slogan come "Kharkiv è Ucraina" e "fermare l'aggressione russa".