Il portavoce del Cremlino: «Accuse senza fondamento. Nulla a che fare con la realtà»
MOSCA - Sono «calunnie» le accuse rivolte alla Russia di volere screditare i Giochi olimpici di Parigi con una campagna di disinformazione. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito a quanto affermato da un osservatorio di Microsoft, secondo il quale Mosca ha organizzato un'attività di disinformazione rivolta in particolare a fare aumentare i timori per possibili atti violenti durante le Olimpiadi.
Queste voci «non hanno alcun fondamento argomentativo, nulla», ha detto Peskov, citato dalla Tass. «Purtroppo - ha aggiunto - ci troviamo sempre più spesso di fronte a tali critiche, ma esse non hanno nulla a che fare con la realtà, sono calunnie assolute e niente di più».
Il Centro di analisi delle minacce (Mtac), gestito da Microsoft, aveva parlato di due gruppi d'influenza russi, denominati Storm-1679 e Storm-1099, che avrebbero il compito di diffondere false informazioni che mirano tra l'altro a diffamare la Francia, il suo presidente Emmanuel Macron e il Comitato olimpico internazionale.