Proclamata dall'assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2007, la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale è ben più di una mera ricorrenza: è il momento giusto per ripensare la nostra società e, quando possibile, contribuire affinché nessuno debba essere meno uguale di altri.
Purtroppo, la giornata mondiale della giustizia sociale 2023 trascorrerà come tutte le altre: si faranno grandi discorsi, ma nessun governo proverà davvero ad azzerare le diseguaglianze. Perché siamo sinceri: giustizia sociale presuppone l'abbattimento delle barriere di genere, di età, di razza, di religione, di cultura, ma soprattutto di quelle economiche.
Inutile girarci intorno; non ci potrà mai essere alcuna giustizia sociale finché le diseguaglianze economiche marcheranno il confine fra classi sociali, fra gruppi etnici, fra paesi e continenti.
E se è vero che la percezione della giustizia sociale varia in relazione alle proprie condizioni di vita, è altrettanto innegabile che è nei salari e nell'accesso alle cure mediche che i suoi effetti si palesano agli occhi di tutti.
C'è giustizia sociale in Svizzera?
Prima di rispondere a questa domanda, facciamo un passo indietro. La giustizia sociale, così come immaginata e promossa dalle Nazioni Unite, non esiste in nessun paese del mondo. Non è un modo per sollevare il nostro paese dalle sue responsabilità, ma solo un tentativo di giustificare una situazione che, analizzata nel dettaglio, è comunque migliore di quella di tante altre nazioni europee.
Purtroppo, la dottrina economica liberista, quella per intenderci che nutre il capitalismo dal punto di vista ideologico, parla chiaro: la crescita economica è indissolubilmente correlata allo spirito imprenditoriale dei privati, che solo se lasciati liberi di poter avere più degli altri, possono fungere da volano per l'intero sistema paese. In quest'ottica, quindi, la diseguaglianza sarebbe prerequisito fondamentale per un paese sano, vivace e florido dal punto di vista economico.
La dottrina liberista, che pure ha qualche ragione nel sostenere ciò che sostiene, non tiene però conto del sentire dei cittadini, in particolare europei, che cresciuti nel solco di tradizioni sindacali di lotta e rivendicazione, non possono proprio accettare che in un paese possano sopravvivere diseguaglianze tali da condannare le fasce più deboli della popolazione alla povertà.
Ma adesso torniamo alla domanda iniziale: c'è giustizia sociale in Svizzera? Non sta a noi rispondere, ma vogliamo darti qualche dato su cui riflettere. Secondo un'indagine condotta da European Social Survey, quasi il 90% degli svizzeri considera i redditi troppo bassi ingiusti nei confronti dei lavoratori, ma nonostante ciò, il governo Svizzero è quello che in Europa gode della massima fiducia da parte dei suoi cittadini.
Inoltre, un ulteriore studio della Morgan Stanley afferma che il nostro paese è il sesto tra i paesi più egualitari, proprio grazie alle politiche salariali. Purtroppo, però, se guardiamo alle condizioni di salute, le differenze si fanno drammaticamente più evidenti.
Giustizia sociale come possibilità di accesso alle cure
Magari ci sei passato anche tu: quando non si è in salute, ci si sente più fragili e vulnerabili, motivo per il quale in alcuni paesi, come ad esempio l'Italia, la Gran Bretagna e la Danimarca, esiste un sistema nazionale sanitario sostenuto dalle tasse dei cittadini, che consente a questi ultimi di non dover affrontare di tasca propria i costi per le cure mediche. E se è vero che questo privilegio lo pagano in termini di lunghe liste d'attesa e di assistenza non propriamente di prima qualità, è pur vero che rimane un sistema che permette di abbattere le diseguaglianze.
In Svizzera invece, come ben sai, la sanità è un sistema ibrido, basato su controllo statale e libera concorrenza, che spinge i costi per le cure mediche verso l'alto, ma per contro, garantisce una qualità eccellente, al punto che è ritenuto uno dei migliori al mondo. Uno dei migliori, ma anche uno dei più cari.
Questa situazione crea una forte disparità nell'accesso alle cure mediche, soprattutto per le fasce di popolazione meno abbienti e per quelle over60, quelle insomma che, per varie ragioni, si trovano molto più spesso a dover fare i conti con salute precaria e bisogni speciali.
Per questa ragione, oggi, Giornata Mondiale della Giustizia Sociale, potrebbe rappresentare il momento giusto per riflettere su quali forze sia possibile mettere in campo per sollevare una parte della popolazione dalle difficoltà che incontra nel soddisfare queste esigenze.
A questo proposito, vale quindi la pena sottolineare come il volontariato possa contribuire ad alleviare le sofferenze dei malati. Non serve essere un medico, né un infermiere: basta solo sentire nel profondo le necessità degli altri come se fossero le proprie e voler contribuire al benessere della collettività, nel tentativo di accorciare e combattere le diseguaglianze sociali.
Over57.com crede fermamente nella necessità di realizzare una piena giustizia sociale, a cominciare dal garantire un reddito che possa diminuire la diseguaglianza economica. Per questo motivo, ti invitiamo a venirci a trovare: non saremo in grado di risolvere tutti i tuoi problemi, ma potremo senz'altro aiutarti a trovare un lavoretto con cui migliorare la tua vita ed essere un po' più uguale agli altri.
Articolo pubblicato grazie al supporto di:
Point Service – Gimasi – Tertianum Cornaredo