Luis Rubiales: «È stato un bacio spontaneo, reciproco ed euforico. E, soprattutto, consensuale. Come se avessi baciato mia figlia».
«Intendo lottare e difendermi fino alla fine».
MADRID - Contrariamente a quanto emerso ieri - quando secondo El Pais sarebbero arrivate le dimissioni - il diretto interessato Luis Rubiales ha dichiarato di non aver nessuna intenzione di lasciare il suo incarico di presidente della Federazione spagnola di calcio, dopo l'ormai celebre "bacio delle polemiche" a Jenni Hermoso al termine della vittoriosa finale del Mondiale femminile.
«È giunto il momento di dire qualcosa - le sue parole espresse durante l’assemblea straordinaria della Federcalcio spagnola - Credete che quel bacio consensuale sia un motivo valido per la caccia che mi stanno dando? È così grave da farmene andare? Io non mi dimetto! Chiunque guardi il video capirà che di fronte a 80'000 persone, fra cui la mia famiglia, il desiderio che avrei potuto avere in quel bacio era lo stesso che avrei potuto avere dando un bacio a una delle mie figlie. Per questo, non c'è desiderio e non c'è posizione di dominio, anche se così è stato detto dai media. È stato un bacio spontaneo, reciproco, euforico e consensuale».
Quindi la decisione di non lasciare la sua poltrona: «Non mi dimetto! Non mi dimetto! Non mi dimetto! - ha ripetuto - Ho ricevuto molte pressioni. Magari lunedì troveranno la scusa per cacciarmi. Mi stanno uccidendo pubblicamente, ma intendo difendermi e lottare sino alla fine».
Un episodio sul quale anche la Fifa - che ha aperto un procedimento - vuole vederci chiaro.