Beppe Sannino è pronto a pilotare l'ACB verso la salvezza: «Un campionato a tre lungo dieci partite, tocca a noi»
BELLINZONA - Il Bellinzona riparte da Giuseppe "Beppe" Sannino. L'allenatore italiano - ex Paradiso, con cui aveva centrato la promozione in Promotion League - ha accettato la corte del club granata, che gli ha affidato la delicata missione-salvezza. Non sarà facile vista la classifica, anche se la situazione relativa allo Sciaffusa (alle prese con una crisi societaria importante e potenzialmente con tre punti in meno in classifica) potrebbe agevolare il compito dell'ACB. Questo nonostante nel calcio di certezze ce ne siano ben poche. Meglio, quindi, concentrarsi sul lavoro che c'è da fare. Quello che sicuramente non manca all'ombra dei Castelli...
«Cosa mi ha spinto ad accettare? Bellinzona è una società importante che gioca in un campionato importante - ci ha detto il 67enne Sannino - C'è una situazione particolare, non facile, ma nella vita di cose semplici non ce ne sono. Sono orgoglioso di poter allenare questa squadra. Non me lo sarei mai immaginato, anche perché fino a poco tempo fa ero molto vicino alla Nazionale della Libia. Poi però mi ha chiamato Bentancur e tutto è cambiato velocemente. Mi piace l'idea di cimentarmi in questa nuova avventura... So che non sarà semplice, ma è una sfida che reputo molto affascinante. L'unico obiettivo è quello di mantenere il posto nella categoria, giocheremo un campionato a tre squadre lungo dieci partite. Dovremo essere bravi a farci trovare pronti...».
È sull'aspetto mentale sul quale dovrà lavorare in modo particolare nei prossimi giorni? «Si parla tanto nel calcio, ma a me - come tutti sanno - piace far parlare il campo. Alla fine ci sono molti luoghi comuni, ma io adesso sto già pensando a quello che voglio fare domani per provare a migliorare le prestazioni dei ragazzi. Il calciatore dev'essere in grado di saper gestire sia le situazioni belle che quelle meno belle. Il mio compito è quello di guardare i numeri e questi dicono che prendiamo troppi gol. Se vuoi vincere i campionati devi avere la miglior difesa, se vuoi salvarti devi prendere meno gol... Questo da oggi è il mio obiettivo, aiutare i miei giocatori a essere più accorti in difesa. Voglio mettere in campo una squadra che sappia giocare bene a calcio. Poi a fine stagione vedremo dove saremo».