Una miglior situazione epidemiologica e un contesto ospedaliero meno teso sono alla base della decisione degli Esecutivi
SARNEN - Le stazioni sciistiche di Uri, Obvaldo e Nidvaldo potranno riaprire a partire dal 30 dicembre. Lo hanno deciso oggi i governi del cantone e dei due semi-cantoni della Svizzera centrale, precisando che la situazione pandemica si è stabilizzata. Il contesto ospedaliero è meno teso e l'assistenza sanitaria può essere garantita, hanno aggiunto gli esecutivi.
Nei comprensori saranno fissati limiti di capacità. Bar e ristoranti restano chiusi e sarà disponibile solo una limitata offerta di cibo e bibite da asporto. Permangono invece chiusi, almeno fino all'8 gennaio, gli impianti a Svitto, visto l'elevato numero di contagi.
Dato che a Uri il tasso di riproduzione del virus è rimasto per cinque giorni al di sotto del valore soglia dell'1 fissato dal Consiglio federale, le autorità cantonali stanno inoltre valutando la possibilità di riaprire gli esercizi pubblici. In base all'evoluzione dei prossimi giorni, l'esecutivo deciderà se dare o meno il via libera per il primo gennaio.
Ricordiamo che i due semi-cantoni della Svizzera centrale avevano deciso - lo scorso 19 dicembre - di chiudere tutte le loro seggiovie e sciovie nonché di bloccare tutte le offerte per gli sport invernali dal 22 al 29 dicembre. Allora la situazione era molto tesa soprattutto per quanto riguardava il tasso d'occupazione degli ospedali della regione (Lucerna e Obvaldo).