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ZURIGOGli svizzeri sono ricchi. Ma gli americani di più

24.09.24 - 15:23
L'Italia è 14esima, la Francia 16esima, la Germania 18esima.
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Fonte Ats
Gli svizzeri sono ricchi. Ma gli americani di più
L'Italia è 14esima, la Francia 16esima, la Germania 18esima.

ZURIGO - Gli svizzeri sono ricchi, con attivi valutati a 241'000 franchi a testa in media, ma gli americani lo sono ormai di più: è quanto emerge dallo studio annuale Global Wealth Report pubblicato oggi dalla compagnia assicurativa Allianz.

L'edizione 2024 della ricerca - la 15esima - si basa sui dati del 2023: ebbene in quell'anno i patrimoni complessivi delle economie domestiche dei 60 paesi presi in esame sono saliti del 7,6%, recuperando quindi ampiamente il calo dell'anno precedente (-3,5%). Nel calcolo confluiscono i conti bancari, i crediti verso compagnie di assicurazione e fondi pensione, titoli (azioni, obbligazioni e fondi di investimento) nonché altri crediti, per arrivare al patrimonio lordo: vengono poi dedotti i debiti.

La classifica mondiale è stilata in euro e vede al primo posto gli Stati Uniti: ogni americano dispone in media di 260'000 euro (netti, attivi meno passivi). Il dato, in progressione del 9,8% rispetto ai dodici mesi precedenti, permette al paese di Joe Biden di scavalcare la Svizzera, che si ferma a 255'000 euro e che perde quindi il primo rango. Molto più staccati sono Danimarca nonché e Singapore (entrambi 172'000), poi uno scalino ancora sotto si trova Taiwan (149'000). La top ten è completata da Nuova Zelanda, Svezia, Canada, Olanda e Belgio. L'Italia è 14esima, la Francia 16esima, la Germania 18esima.

È inevitabile concentrarsi sulla repubblica di Guglielmo Tell: gli attivi delle famiglie elvetiche sono progrediti del 2,2% nel 2023, un dato significativamente più debole rispetto alla media regionale del 5,0%. Il motivo principale è stato la contrazione dell'1,3% dei depositi bancari (3,5 miliardi di euro in meno), la prima flessione dalla crisi finanziaria globale del 2008. Anche le assicurazioni e le pensioni hanno avuto un andamento piuttosto debole: il +1,4% rappresenta la crescita più bassa degli ultimi 20 anni, ad eccezione di quella del 2022. I titoli (+7,6%) invece hanno recuperato bene dopo il crollo dell'anno precedente (-12,5%).

In termini reali, il quadro è però più fosco, mettono in guardia gli esperti di Allianz. Al netto dell'inflazione, gli attivi finanziari elvetici sono rimasti praticamente al livello del 2020. "I risparmiatori svizzeri hanno alle spalle tre anni persi", scrivono gli specialisti del colosso assicurativo.

Diverso è il discorso relativo al patrimonio immobiliare, che ha continuato a crescere nel 2023, in controtendenza rispetto all'Europa, segnando +3,6%: il mercato è stato in grado di sfidare la svolta dei tassi di interesse. I costi della transizione verso edifici a basso impatto climatico vengono però ritenuti elevati nella Confederazione: a seconda dello scenario climatico si stima che i prezzi degli immobili diminuiranno tra il 15,9% e il 18,6% entro il 2050, conclude Allianz.

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