Durante i dibattiti si è tentato di mitigarne gli effetti anche attraverso misure di risparmio individuali e collettive.
Il Consiglio federale ha comunque rassicurato tutti, precisando che la situazione è «ancora sotto controllo» e che in caso di peggioramento, interverrà. Insomma, inutile fasciarsi la testa prima di averla rotta.
BERNA - Si è conclusa oggi la sessione autunnale delle Camere federali dopo tre settimane di dibattiti condizionati dalla guerra in Ucraina e dallo spettro di una crisi energetica che s'intende evitare a ogni costo o, quantomeno, mitigare anche attraverso misure di risparmio individuali e collettive.
In merito al problema dell'inflazione e, in particolare dei costi per l'energia in crescita, il Consiglio federale si è voluto rassicurante affermando che la situazione è ancora sotto controllo e che, in caso di peggioramento della situazione, interverrà.
Ma il Parlamento ha deciso che, almeno ai pensionati, andrebbe compensato l'intero rincaro, che dovrebbe attestarsi per quest'anno sul 3%. Quanto ai premi malattia, la proposta di costringere Berna a innalzare del 30% la propria partecipazione alla riduzione dei premi malattia non è passata.
Semplicemente, le finanze della Confederazione, già oberate dal peso del debito accumulato durante la pandemia di coronavirus - ormai passata in secondo piano nelle preoccupazioni delle Camere federali - non permette di largheggiare. Quanto al debito Covid - 25-30 miliardi di franchi entro fine anno - il Parlamento ha stabilito che dovrà essere assorbito entro il 2035 senza far capo alle eccedenze di bilancio del passato. Il tutto senza ricorrere ad aumenti delle tasse e a programmi di risparmio, ha spiegato il ministro delle finanze Ueli Maurer.
Aziende elettriche e solare
Sempre in tema energetico, il parlamento ha approvato la legge che consente al Consiglio federale di intervenire per «salvare» le aziende elettriche di rilevanza sistemica in difficoltà mettendo loro a disposizione, a severe condizioni (divieto di versare dividendi, per esempio), una linea di credito di 10 miliardi.
Finora solo Axpo ha chiesto e ottenuto, anche se non ancora utilizzato, un prestito di quattro miliardi per far fronte ai propri impegni. Un intervento che ha fatto storcere il naso all'UDC che, sentendo già aria di campagna elettorale - Maurer dixit - ne ha approfittato per attaccare la strategia energetica della "ministra" Simonetta Sommaruga sostenendo che senza nucleare non se ne esce. A sinistra, invece, si sono levate voci critiche sulla liberalizzazione, a loro dire fallimentare, del mercato dell'elettricità.
Pannelli "über alles" o quasi
A ogni modo, le centrali nucleari in funzione lo rimarranno finché la sicurezza sarà garantita, mentre la realizzazione di un nuovo impianto rimarrà con ogni probabilità una chimera. Tant'è che il Parlamento, al posto di una fantomatica centrale atomica, intende invece rendere obbligatorio installare pannelli fotovoltaici sugli edifici di nuova costruzione, ma solo quelli più grandi; si tratta di una disposizione che entrerà in vigore già domani.
Questa decisione sugli impianti fotovoltaici figurava inizialmente nel controprogetto indiretto all'iniziativa "Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)". Ma il Parlamento ha deciso di scorporarla e figura ora in una legge separata dichiarata urgente. Il progetto prevede anche disposizioni che facilitano la costruzione d'impianti di grandi dimensioni nelle zone di montagna che producono almeno 10 GWh, di cui la metà nel semestre invernale (1° ottobre - 31 marzo).
Tali installazioni non potranno però essere edificate nelle zone palustri e nei biotopi d'importanza nazionale, come anche nelle riserve per uccelli acquatici e di passo. Questa legge dovrà facilitare, tra l'altro, l'innalzamento della diga del Grimsel, nell'Oberland bernese, di 23 metri e la realizzazione d'impianti solari a Gondo e Grengiols, entrambi nell'Alto Vallese.
Tra l'altro, il Consiglio degli Stati ha approvato la Legge sull'approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili che passerà ora al Nazionale. Questo progetto prevede tutta una serie d'interventi per un'offensiva in piena regola a favore delle rinnovabili.
Custodia bimbi
Tra le leggi che hanno concluso invece l'iter parlamentare, figura la proroga fino al 31 dicembre 2024 dell'attuale programma di sostegno della Confederazione per la creazione di asili nido, nell'attesa di una nuova disposizione permanente in materia.
La legge attuale è in vigore dal 1° febbraio 2003. Inizialmente gli aiuti finanziari erano limitati a otto anni, ossia fino al 31 gennaio 2011. La durata di validità di tale sostegno è poi stata prorogata tre volte, ovvero fino al 31 gennaio 2023. Il Parlamento desidera ora sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna. Il programma d'incentivazione attuale dovrebbe così venir sostituito con un sostegno permanente.
Videogiochi e infanzia
Sempre rimanendo nell'ambito dell'infanzia, il Parlamento ha concluso le discussioni sulla legge volta a proteggere meglio i minorenni dai film e dai videogiochi inappropriati, con la Confederazione che dovrà sostenere i genitori nei loro sforzi finanziando progetti di sensibilizzazione. I parlamentari hanno rinviato a più tardi la regolamentazione delle microtransazioni che prosperano nei giochi online.
La nuova legge prevede che tutti i cinema, i venditori al dettaglio (anche online) e i servizi a richiesta ("on demand") in Svizzera siano tenuti a indicare l'età minima necessaria e a svolgere controlli in merito. L'obbligo varrà pure per piattaforme quali YouTube e Twitch.
Eccezioni sono previste per gli eventi. Un minorenne accompagnato da un adulto, di dieci anni più grande, potrà accedere a un film o a un videogioco, se quest'ultimo non è riservato agli adulti. Gli scambi di film o videogiochi tra privati, le serate cinematografiche in un'associazione giovanile o gli eventi in biblioteche non saranno toccati dalla legge. Circa i tornei di videogiochi, tutti i minorenni che dispongono di un consenso scritto dei loro genitori potranno parteciparvi senza limiti d'età.
Costi sanitari
Tornando a un problema che assilla Confederazione, Cantoni e cittadini, il Parlamento ha approvato una serie di misure ("Pacchetto 1b") destinate - questo l'auspicio - a limitare i costi sanitari, creando più trasparenza nel settore. In futuro, i partner tariffali sorveglieranno i costi nei loro settori e, non appena l'evoluzione di essi non sarà spiegabile con fattori quali ad esempio l'invecchiamento della popolazione, dovranno adottare misure correttive.
Il Consiglio federale aveva presentato nell'agosto 2019 un pacchetto di nove misure per frenare l'aumento dei costi della salute. Tale pacchetto era stato diviso in due progetti. Durante la sessione estiva di due anni fa, il Parlamento aveva adottato il "pacchetto 1a". Questo si concentra in particolare sui farmaci generici, molto più cari in Svizzera rispetto all'estero.
I RISULTATI DELLE UNDICI VOTAZIONI FINALI
Come consuetudine al termine di una sessione, i due rami del Parlamento hanno proceduto alle votazioni finali. Si tratta di 11 oggetti che hanno concluso l'iter parlamentare. Da notare che uno di essi, la revisione della Legge sugli embarghi, non ha passato lo scoglio al Consiglio nazionale.
1) Legge sulla trasparenza (LTras) (Accesso gratuito ai documenti ufficiali) NAZIONALE 193:0 (0); STATI 44:0 (1);
2) Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal) (Misure di contenimento dei costi - pacchetto 1) NAZIONALE 193:0 (0); STATI 40:0 (5);
3) Legge sugli embarghi (LEmb) NAZIONALE 70:118 (5); STATI 45:0 (0);
4) Legge federale sulla protezione dei minori nei settori dei film e dei videogiochi (LPMFV) NAZIONALE 131:56 (6); STATI 40:3 (2);
5) Controprogetto indiretto all'Iniziativa per i ghiacciai: Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima (LOCli) NAZIONALE 139:51 (2); STATI 38:4 (3);
6) Legge federale su misure urgenti volte a garantire a breve termine l'approvvigionamento elettri durante l'inverno NAZIONALE 147:23 (22); STATI 44:0 (1);
7) Legge federale sugli assegni familiari nell'agricoltura (LAF) NAZIONALE 192:0 (0); STATI 44:0 (1);
8) Legge federale sulle finanze della Confederazione (LFC) (Riduzione del debito causato dall'epidemia di COVID-19) NAZIONALE 152:23 (17); STATI 45:0 (0);
9) Legge federale relativa ad aiuti finanziari concessi a titolo sussidiario per salvare le imprese del settore dell'energia elettrica di rilevanza sistemica (LAiSE) NAZIONALE 135:51 (6); STATI 28:12 (5);
10) Legge federale sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia (LACust) NAZIONALE 149:37 (5); STATI 35:7 (3);
11) Regolamento del Consiglio degli Stati (RCS) (Istituzione di sottocommissioni) STATI 45:0 (0);