Telefonate da Wall Steet, crollo dei Treasury e allarme recessione hanno ammorbidito la linea dura del Presidente USA
NEW YORK - Il crollo del mercato dei Treasury* e l'allarme recessione dell'amministratore delegato di JPMorgan, Jamie Dimon, hanno contribuito alla decisione di Donald Trump su una pausa di 90 giorni dei dazi.
Le telefonate da Wall Street - Secondo le ricostruzioni dei media americani, nelle 18 ore precedenti alla svolta il presidente ha ascoltato le preoccupazioni di molti repubblicani e del suo segretario al Tesoro Scott Bessent, travolto durante lo scorso fine settimane da telefonate dei manager di Wall Street.
Spettro depressione - In privato Trump aveva ammesso che la stretta sulle tariffe avrebbe potuto creare una recessione e si era detto disposto a sopportarla, a patto che non divenisse una depressione. Ma martedì l'andamento del mercato dei Treasury ha iniziato a innervosire profondamente il Tesoro americano, preoccupato dalla possibilità che la situazione finisse fuori controllo.
Il colloquio privato - Bessent quindi ha parlato con Trump e lo ha convinto, anche se poi nella conferenza stampa improvvisata fuori dalla Casa Bianca dopo l'annuncio ha riferito che la pausa era stata una «decisione del presidente» e che la decisione era la «strategia fin dall'inizio».
Dazi sotto il 10% solo in caso di accordo straordinario - Nel frattempo si comincia a parlare anche della possibilità di ridurre i dazi base a tutte le importazioni portandoli sotto all'attuale soglia del 10%. Trup lo farà solo se gli verrà offerto in cambio un accordo «straordinario». Lo ha detto il direttore del National Economic Council della Casa Bianca, Kevin Hassett, in un'intervista a Cnbc. Hassett ha spiegato che i segnali provenienti dal mercato dei bond hanno contribuito in parte alla decisione di Trump di sospendere i dazi per 90 giorni.
*I Treasury sono i Titoli di Stato del governo federale degli Stati Uniti. Vengono suddivisi in diverse categorie, a seconda della scadenza, del rendimento e della modalità di pagamento degli interessi dovuti.