La 56enne rosso-verde entra in Consiglio di Stato. Nel Governo ticinese torna a esserci una donna. Il video.
BELLINZONA - «Voglio ringraziare innanzitutto chi ha votato me e la lista socialista-verde». Sono da poco passate le 18 di domenica 2 aprile 2023. Marina Carobbio, 56 anni, ha un piede e tre quarti in Consiglio di Stato. Dopo otto anni, una donna torna a fare parte del Governo ticinese (l'ultima era stata Laura Sadis). Eppure qualcosa nel fronte rosso-verde non ha funzionato. E lo si capisce non solo dai dati che emergono dallo scrutinio, ma anche dagli applausi leggermente spenti che riecheggiano nei locali della Casa del Popolo a Bellinzona, storico ritrovo socialista. Presente anche Manuele Bertoli, il "grande partente".
Eleganza e gentilezza – Nonostante lo smacco della "sua" area, Carobbio vede comunque il bicchiere mezzo pieno. E a Tio/20Minuti si presenta con eleganza e gentilezza: «Siamo riusciti a mantenere questo seggio in Consiglio di Stato. Un seggio che rappresenta un'area ben precisa».
"Effetto Mirante" – Parlando di percentuali, è chiaro che qualche voto il partito di Amalia Mirante ("Avanti") lo ha sottratto alla corazzata rosso-verde. «Il risultato è al di sotto delle nostre aspettative, nei prossimi giorni lo analizzeremo con calma. Non era comunque scontato difendere il seggio. Ci siamo riusciti. Dobbiamo pensare che il nostro è un progetto rivolto al futuro, che coniuga i temi ambientali e quelli sociali».
«I miei impegni» – La neo Consigliera di Stato racconta poi le ore che hanno preceduto la sua elezione. «La scorsa notte ho dormito serenamente. Oggi, domenica, ho mangiato alla Casa del Popolo. Da lunedì inizierò a lavorare per il nostro Cantone. Mi impegnerò per i ticinesi, per la difesa del Ticino e per chi fa fatica. Dedico la vittoria all'area rosso-verde e alle donne che tornano a essere presenti in Governo».
«Donne importanti per la democrazia» – Carobbio evidenzia: «Quanto sia importante avere una donna "al potere", l'abbiamo visto anche in occasione della mia elezione di tre anni fa al Consiglio degli Stati, a Berna. Lo notiamo soprattutto quando le donne portano avanti delle rivendicazioni. Una democrazia in cui si prendono delle decisioni passa anche da una rappresentanza femminile». Infine la neo Consigliera di Stato rivela il suo sogno nel cassetto: «Rafforzare il fronte rosso-verde che è stata la vera novità di queste elezioni».