Il dato è emerso nel corso dell'Assemblea dei delegati tenutasi per esaminare i conti del 2022
LUGANO - Un deficit di 837'712,71 franchi: così si chiude il bilancio del 2022 per la Diocesi di Lugano. È la stessa circoscrizione vescovile a comunicarlo attraverso una nota dove vengono indicati altri dati dell'esercizio, come ad esempio i ricavi derivanti dall'attività generale che sono stati 3'129'605, 74.
Gli introiti che rappresentano la «fonte di maggior reddito», cioè quelli che si riferiscono alla gestione immobiliare, «hanno generato un utile di 2'112'271,46 franchi, al netto di ammortamenti contabilizzati per 1'170'392,79» precisano dalla diocesi.
Durante l'assemblea è emerso che - rispetto ad esempio al 2021 - sono aumentati i contributi delle fondazioni (541'858,68 franchi in più) e sono calati i costi del personale: i tagli hanno fatto risparmiare alle casse diocesane più di 200mila franchi.
«Le attività generali hanno per contro generato un disavanzo di 3'006'864,77 franchi - si legge nella nota diramata questo pomeriggio - mentre la gestione finanziaria, a seguito del crollo del mercato finanziario-borsistico, ha causato perdite per un importo complessivo di 308'623,18».
Di fronte a questi numeri «il Consiglio per agli Affari economici e la Commissione finanziaria hanno il gravoso compito di studiare delle strategie atte da un lato a contenere i costi del personale e ottimizzare quelli di gestione e dall'altro trovare nuove fonti di entrata in particolare nel settore immobiliare» viene sottolineato nella stessa nota.