Cerca e trova immobili

CANTONESembra Tio, ma non è. Serve a toglierti denaro

27.08.24 - 06:30
Si stanno moltiplicando le segnalazioni di finti link al nostro portale. Dalla notizia curiosa si finisce su falsi siti d'investimento
Deposit
Sembra Tio, ma non è. Serve a toglierti denaro
Si stanno moltiplicando le segnalazioni di finti link al nostro portale. Dalla notizia curiosa si finisce su falsi siti d'investimento

LUGANO - «Michelle Hunziker ha detto in onda qualcosa che non avrebbe dovuto dire». E subito sotto: «La notizia della fine della carriera della famosa conduttrice televisiva...». L'ennesima truffa in rete appare più o meno sotto questa forma (le varianti sono innumerevoli): un post sui social con un titolo creato ad hoc per attirare l'attenzione e che rimanda al sito che avrebbe redatto la notizia. Può essere 20 Minuten, la Rsi o, spesso, anche Tio, per fare degli esempi. Peccato che non si acceda a nessuno di questi portali, ma solo a dei cloni degli stessi. Confezionati ad arte, va detto, ma utili soltanto a reindirizzare l'utente, (una volta abboccato all'amo) verso siti di investimenti online. 

Sarà che il caldo estivo non aiuta a ragionare... ma negli ultimi giorni abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di persone finite su false pagine di Ticinonline. Adescate tramite social e finite - sembra incredibile - a investire i propri risparmi allettate dalla possibilità di facili guadagni. Ma, soprattutto, incoraggiate dal fatto che a suggerirglielo sia stato il loro portale d’informazione di riferimento. 

«Ho perso 10 mila franchi» - «Mi sono fidata perché l’ho letto su Tio», ha ammesso una di queste, arrivata a perdere fino ad ora 10 mila franchi. «Credo di poterli riavere in qualche modo», sottolinea. Difficilmente però sarà così. 

Ma come operano questi truffatori? Il portale della Prevenzione Svizzera della Criminalità ha concesso ampio spazio all'argomento. Il raggiro, descritto in 5 fasi, è il medesimo che è stato riservato alla nostra lettrice.

1) L’adescamento: In generale, la strategia dei truffatori consiste nel diffondere su larga scala annunci pubblicitari in Internet (pop-up, banner pubblicitari, mail di spam, ecc.), nei portali di notizie online, ma anche effettuando telefonate indesiderate e tramite tentativi di contatto sui social o sulle piattaforme di incontri online.

Il loro scopo è inizialmente solo quello di suscitare interesse verso una nuova forma d’investimento. Basta poco per venire indirizzati verso siti Internet apparentemente serissimi, ma gestiti da truffatori.

2) Il primo contatto: Basta registrarsi per ricevere una chiamata da parte di un presunto consulente per gli ­investimenti. Inizialmente proporrà di investire solo piccoli importi, «tanto per provare». E inizieranno a fruttare, favorendo il desiderio di investire ulteriore denaro.

3) La conquista della fiducia: Lo scopo dei truffatori è far credere di poter contare su una consulenza personalizzata per futuri investimenti. Questi malfattori padroneggiano bene le tecniche per manipolare le loro vittime. Non solo, fanno in modo di allontanare l'investitore da eventuali ex partner finanziari di fiducia. Arrivano persino a prendere il controllo del computer dei propri "clienti" usando software di manutenzione remota, riuscendo così ad effettuare transazioni per loro conto.

4) Versamenti aggiuntivi: Arriva il momento in cui si decide di ritirare una parte del denaro investito. Lì si scoprirà di non poterlo fare. Il consulente spiegherà che c’è stato un crollo improvviso o che bisogna pagare una tassa elevata. Il consulente arriverà a chiedere un’ulteriore iniezione di denaro. In ­alcuni casi entrerà in scena anche un presunto superiore o addirittura il “capo” della supposta società finanziaria, che con la sua dichiarata autorevolezza cercherà di tranquillizzare le vittime promettendo ulteriori guadagni. Assicurazioni, spese notarli e quant'altro saranno solo scuse per portare altro denaro nelle loro tasche.

5) La realizzazione della perdita: Una cosa è certa. Il denaro speso non verrà mai recuperato (è possibile forse solo durante la prima fase).

Sporgere denuncia - In linea di principio, chiunque sia stato vittima di un reato ai sensi del Codice penale (CP) può ­sporgere denuncia presso qualsiasi posto di polizia in Svizzera. Le autorità sono tenute a indagare se vengono a conoscenza del reato e se il danno supera i 300 franchi.

Tuttavia non sembrano essere in molti quelli che procedono per questa via: «Non sono così numerose le denunce ricevute», ci viene detto dalla Polizia cantonale. Non è dato sapere se ciò è dovuto allo scarso numero di truffati, o alla vergogna nel dichiarare di essere stati presi per i fondelli.

Certo è che, di solito, l'autore della truffa risiede all'estero e le vie digitali da seguire per acciuffarlo sono molto difficili da individuare. E quando si ­riesce ad identificarlo, è quasi impossibile assicurarlo alla giustizia.

Denunciare non è però inutile. Permette infatti di acquisire sempre più dati e informazioni sui vari casi di truffa e di stabilire così correlazioni o trovare falle nel modo di operare dei cybercriminali.

Recuperare i soldi - I ladri o i truffatori che operano online vengono raramente individuati e risulta quindi difficile recuperare i beni rubati. Di conseguenza, il denaro è solitamente perso… a meno che non si sia sottoscritta un’assicurazione cyber la quale, a seconda del caso, indennizza analogamente a quanto avviene con l’assicurazione contro il furto.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE