Il magnate russo ha deciso di fare un passo indietro, ma resterà comunque il proprietario della compagine londinese.
Sotto la sua gestione il club britannico ha vinto complessivamente 21 trofei ufficiali, fra i quali due Champions League.
LONDRA - Roman Abramovich ha deciso: dopo 19 anni alla testa del Chelsea, il magnate russo ha scelto di lasciare il Chelsea. «Affido agli amministratori della Fondazione di beneficenza del Chelsea la gestione del Chelsea FC. Sono dell'idea che in questo momento siano nella posizione migliore per prendersi cura degli interessi societari, così come dei giocatori, dello staff tecnico e dei tifosi», si può leggere in un comunicato ufficiale.
In sostanza il dirigente non vuole cedere il club, ma soltanto fare un passo indietro - per proteggere la squadra da inutili polemiche extra-calcistiche - e resterà il proprietario dei Blues. «Durante i miei quasi 20 anni da patron del Chelsea, ho costantemente considerato il mio ruolo come quello di un custode del club, il cui compito è garantire il massimo successo possibile, costruire per il futuro e svolgere un ruolo positivo nelle nostre comunità. Ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l'interesse della società e voglio rimanere fedele a questi valori».
Ricordiamo che Abramovich è diventato il proprietario del Chelsea nel 2003 e da allora ha vinto la bellezza di 21 trofei, fra i quali cinque Premier League e due Champions Leaue.