«I miei amici mi prendono in giro, ma io sono tranquillo»
Un 21enne calciatore peruviano ha un nome insolito. Se ne è fatto una ragione.
LIMA - Nato nel 2002, quello che adesso è un calciatore peruviano si è visto dare un nome "particolare": Osama Vinladen (la "v" si pronuncia "b" in spagnolo).
Da dove arrivi tale nome è facile capirlo, come è facile intuire quali problemi abbia causato al 21enne oggi all'Unión Comercio.
«I miei amici mi prendono in giro, ma io sono tranquillo», raccontava il calciatore all'epoca della prima convocazione nella U15 del suo paese. «All'inizio mi metteva a disagio, ma si impara a conviverci. Ora mi sento normale. Ho chiesto a mio padre perché mi avesse dato quel nome, ma lui ha sempre evitato di parlarne». Va detto che il genitore in questione doveva essere un personaggio piuttosto particolare, visto che ha chiamato il secondo figlio Sadam Huseín e che aveva in programma un "George Bush" per il terzo, mai arrivato.
Con il tempo, Osama si è rassegnato al suo destino: non è andato all'anagrafe per una modifica quando è diventato maggiorenne. Ha parlato di alcuni suoi colleghi di sventura, come il politico del suo paese chiamato Hitler Alba Sánchez e il calciatore brasiliano Marx Lenin. «Solo perché un Osama ha ucciso delle persone non significa che dobbiamo generalizzare», ha filosofeggiato.