È la seconda intesa di questo tipo conclusa dalla Confederazione nell'ambito dell'Accordo di Parigi sul clima.
Consentirà tra le altre cose l'installazione di centinaia di migliaia d'impianti fotovoltaici nel paese africano.
BERNA / ACCRA - Svizzera e Ghana hanno sottoscritto oggi un accordo per la protezione del clima in videoconferenza dalla capitale ghanese Accra. La Svizzera compenserà le emissioni di CO2 con progetti di protezione del clima nel Paese africano.
Si tratta del secondo accordo di questo tipo siglato a livello mondiale nell'ambito dell'Accordo di Parigi sul clima, scrive in una nota il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC). La Svizzera aveva sottoscritto un accordo analogo lo scorso 20 ottobre con il Perù.
La Svizzera assume così la sua responsabilità nel quadro della politica internazionale sul clima e contribuisce alla tutela dei diritti umani, sottolinea nella nota la presidente della Confederazione e capo del DATEC, Simonetta Sommaruga,
Il nuovo accordo è stato firmato dalla ministra degli esteri ghanese Shirley Ayorkor Botchwey e dell'ambasciatore svizzero in Ghana, Philipp Stalder. Simonetta Sommaruga ha seguito la cerimonia in videoconferenza da Berna. Presente ad Accra, anche il ministro dell’Ambiente del Ghana, Kwabena Frimpong-Boateng.
L'accordo - scrive il DATEC - entra in vigore all'inizio del prossimo anno e consentirà la realizzazione di progetti di protezione climatica quali ad esempio l'installazione di centinaia di migliaia d'impianti fotovoltaici decentralizzati nel quadro del programma "Ghana National Clean Energy Program".
Il programma permetterà in particolare di ridurre l'impiego di legna e carbone di legna nelle cucine e nel campo dell'illuminazione. Saranno inoltre realizzati impianti fotovoltaici nelle piccole imprese, in sostituzione dei generatori diesel.
Nell'ambito dell'Accordo di Parigi sul clima, la Svizzera si è impegnata a dimezzare entro il 2030 le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990. Gran parte della riduzione sarà realizzata attraverso misure adottate sul territorio nazionale.
L'accordo - sottolinea ancora il DATEC - obbliga le parti contraenti ad applicare un metodo che impedisca il doppio conteggio delle riduzioni delle emissioni ottenute.