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SVIZZERABoom degli affitti previsto per il 2024

10.08.23 - 10:58
In arrivo brutte notizie per gli inquilini.
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Boom degli affitti previsto per il 2024
In arrivo brutte notizie per gli inquilini.

BERNA - Gli affitti continueranno a crescere? Secondo l’ultimo studio pubblicato da Raiffeisen la risposta è sì.

Brutte notizie, quindi, in arrivo per gli inquilini. Come riporta il Tages-Anzeiger, infatti, dopo l’aumento di due mesi fa, il tasso d'interesse di riferimento applicabile per gli adeguamenti delle pigioni è destinato a salire ancora, fino all’1,75% a dicembre.

La maggior parte degli affittuari svizzeri dovranno verosimilmente affrontare un aumento della pigione a partire dal 1° aprile 2024 (e se ne prevede almeno un altro entro la fine del 2024). Secondo gli esperti immobiliari di Raiffeisen, potrebbe addirittura arrivare all’8%. «Nella maggior parte dei casi, i locatori possono imporre senza problemi affitti più elevati perché il mercato degli appartamenti in locazione si sta prosciugando in ragione dell'elevato tasso di immigrazione, dell'insufficiente attività edilizia residenziale e del numero di nuove economie domestiche in forte crescita», afferma Fredy Hasenmaile, capo economista Raiffeisen Svizzera.

Pertanto gli inquilini non possono semplicemente trasferirsi in un appartamento più economico, tanto più che sia gli affitti in essere sia quelli di mercato aumentano già fortemente. «Solo il ripristino di un equilibrio tra domanda e offerta può frenare l'aumento delle pigioni su vasta scala: a tale scopo servono maggiori incentivi per tutti i costruttori e la politica, in particolare, dovrebbe stringere qualche bullone per raggiungere questo obiettivo», sostiene lo specialista. «Solo se tutti i costruttori istituzionali, i privati, le cooperative e gli altri attori realizzeranno rapidamente un maggior numero di alloggi, sarà possibile evitare le peggiori conseguenze dovute alla scarsità di appartamenti che si sta delineando».

Vista la situazione si fanno più pressanti le richieste di una maggiore incentivazione della costruzione di abitazioni residenziali di pubblica utilità. Dal punto di vista dei locatari le cooperative edilizie offrono molti vantaggi, visto che mettono a disposizione spazi abitativi estremamente convenienti e interessanti e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di politica sociale. Uno sguardo isolato a queste caratteristiche positive non evidenzia tuttavia gli svantaggi, secondo Raiffeisen.

«L'incentivazione dell'edilizia residenziale di pubblica utilità ha considerevoli effetti inerziali: circa la metà dei locatari di appartamenti di cooperative rientra nei tre quintili di reddito più alti e non avrebbe bisogno di incentivi», spiega Hasenmaile. «Fino a quando non ci sarà trasparenza in merito alla portata del sovvenzionamento indiretto e non si mostrerà meglio perché un incentivo mirato, specifico per determinati soggetti - quindi un supporto diretto alle famiglie bisognose - non produce gli effetti auspicati, i costruttori di abitazioni di pubblica utilità rimarranno i migliori locatori solo a prima vista», aggiunge.

 

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