I tre malviventi, in arrivo dall'Italia, sono stati arrestati e condannati.
USTER - Una storia che, a raccontarla, la si potrebbe credere non vera. Ma invece non è così. Protagonsiti tre ladri in arrivo dall'Italia e un gregge di pecore, e non è una barzelletta.
I fatti risalgono al settembre del 2023 quando tre ladri provenienti dall'Italia mettono a segno un colpo a Küsnacht. La rapina in una casa privata frutta loro 40mila franchi in soldi e gioielli e subito dopo ecco che i tre salgono a bordo di una vettura, pronta per la fuga, e partono a tutta velocità.
Loro intenzione era quella di raggiungere il valico più vicino ed iniziare a lasciare la Svizzera per poi ritornare in Italia.
Ma è proprio a questo punto che, arrivati a Ulster, succede l'imprevisto che nessuno si sarebbe potuto aspettare. La strada su cui si trovano è completamente bloccata da un gregge di pecore in transito. Oltre 50 animali e due pastori ad accompagnarle. Le macchine procedono a bassissima velocità e in certi momenti si fermano proprio.
L'autista decide allora di sterzare e spostarsi con la vettura sul marciapiede per superare il gregge ma il pastore, accortosi della manovra, cerca di sbarrare la strada ai fuggitivi. L'auto riesce però a districarsi e il pastore, urtato, rimane leggermente ferito. Alla fine i ladri vengono fermati e arrestati sull'autostrada a St. Margrethen prima di attraversare il confine.
Durante l'interrogatorio della polizia, i tre hanno confessato anche perché le prove erano schiaccianti. Gli accusati avevano i gioielli rubati e un piede di porco e sono anche state trovate tracce del loro DNA sulla scena del crimine.
Tutti e tre sono stati quindi accusati di furto, danni alla proprietà, violazione di domicilio e soggiorno illegale in Svizzera. Per l'autista è arrivata anche l'accusa di violazione delle norme del traffico.
I tre sono stati condannati. Due, i più anziani e già con altri precedenti, hanno avuto una pena detentiva incondizionata di 20 e 14 mesi. Il membro più giovane del trio, invece, che non aveva precedenti, se l'è cavata con una pena detentiva condizionale di 10 mesi. Inoltre, i tre sono stati espulsi dal Paese per cinque, sei e sette anni.