Oltre al possesso di materiale vietato, il prete, non più attivo nei Grigioni, era accusato di coazione e violenza carnale ripetuta.
COIRA - Un prete cattolico è stato condannato dal Tribunale cantonale dei Grigioni a una pena di 30 aliquote giornaliere da 30 franchi l'una per il possesso, e la parziale diffusione, di materiale video e foto rappresentanti atti di estrema violenza (articolo 135 del Codice penale).
L'uomo è stato invece scagionato dall'accusa di violenza carnale ripetuta, stando alla sentenza in possesso di Keystone-ATS. Nelle 22 fotografie e sette video trovati presso l'ecclesiastico nel 2018, sono rappresentate uccisioni di persone o torture. Oltre al possesso di materiale vietato, il prete - non più attivo nei Grigioni - era accusato di coazione e violenza carnale ripetuta.
Una donna lo accusava di averla costretta a subire rapporti sessuali dopo che il prete l'aveva minacciata di indirizzare su di lei l'ira del Signore. Ma in questo caso, la corte non ha trovato indizi o prove sufficienti e ha preferito seguire la sentenza di prima istanza del Tribunale della Surselva, scagionando l'uomo. Questa decisione può essere ancora impugnata davanti al Tribunale federale di Losanna.