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L'OSPITELugano: “Siamo al 40 % delle nostre possibilità”

23.03.21 - 12:03
Céline Antonini e Lisa Pantini, Candidate PLR al Consiglio comunale di Lugano
Lisa Pantini e Céline Antonini
Lugano: “Siamo al 40 % delle nostre possibilità”
Céline Antonini e Lisa Pantini, Candidate PLR al Consiglio comunale di Lugano

“Siamo al 40% delle nostre possibilità”. Così si sono espressi alcuni albergatori di Lugano in uno scambio con dei candidati PLR al consiglio comunale in merito al turismo in Città.

Sembra esserci unanimità nell’identificare un potenziale enorme nella Città di Lugano, non sufficientemente sfruttato. Nel periodo post-pandemico, sarà più che mai fondamentale puntare maggiormente sul turismo come vettore di ripresa economica.

Cosa si può fare concretamente?

1) Lago, montagne, sole, cultura, offerta-enogastronomica, ecc.. Lugano ha tutto per posizionarsi maggiormente come destinazione per il turismo di piacere. Se in passato una parte importante dei pernottamenti era legato alla clientela d’affari, con i cambiamenti della piazza finanziaria questa percentuale è notevolmente diminuita. A livello di immagine internazionale, Lugano può profilarsi come una valida alternativa e/o complemento alle destinazioni del lago di Como - molto meno affollata e con più eventi. Per fare questo, è necessario sfruttare di più il potenziale del lago: gli accessi e i locali sul lago sono davvero pochi.

2) Orientarsi al turismo di prossimità. Nell’ultimo anno – complici naturalmente le restrizioni legate alla pandemia – la percentuale di turisti svizzeri è notevolmente aumentata. Questa tendenza va accompagnata e rinforzata. Questo tipo di ospiti vuole scoprire il territorio e le
sue tradizioni. Per attirarli bisognerà pensare a iniziative come un mercato di prodotti locali nelle vie di Lugano – ampliando il mercatino già esistente, con una gamma di prodotti più vasta – , e portare avanti il turismo tematico, per esempio con percorsi per biciclette ed e-
bike. Inoltre, visto che questi turisti privilegiano spesso strutture Bed & Breakfast, che scarseggiano ancora, sarebbe positivo ampliare l’offerta.

3) Elaborare strategie per colmare il buco novembre-marzo. Infatti se l’andamento del turismo da aprile a ottobre è da ritenersi positivo, la destinazione fa più fatica nel periodo invernale. Il turismo culturale e degli eventi potrebbe essere la soluzione. Ricordiamo che Lugano è la Città in Svizzera con la concentrazione di musei pro capite più elevata.

Bisognerebbe cercare di legare la permanenza dei turisti maggiormente ad eventi e/o mostre. Inoltre, il turismo eno-gastronomico – ricordiamo che da quest’anno solo a Lugano ci sono 4 ristoranti stellati e che esistono già iniziative come San Pellegrino Sapori Ticino –
potrebbe anche essere una calamita per i mesi invernali. Sarebbe buono creare sinergie con le associazioni di categoria operanti sul territorio (ad es. Gastroticino), per altre rassegne tematiche.

4) Infine, emerge sempre di più la necessità di coordinare meglio le numerose iniziative degli attori del turismo. In questo senso, benvenga un coordinatore superpartes con il ruolo di promuovere la destinazione turistica Lugano, un cosiddetto “destination manager”.

Il rilancio economico post-pandemico passa anche dal turismo. Abbiamo tutte le carte in regola per aumentare la percentuale dal 40 % al… 100%? Secondo noi sì. Allora, vogliamolo, facciamolo!

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