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LUGANOLugano, destinazione del benessere

26.03.21 - 16:27
Lorenzo Pianezzi, candidato PPD al Municipio e al Consiglio comunale
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Lugano, destinazione del benessere
Lorenzo Pianezzi, candidato PPD al Municipio e al Consiglio comunale

LUGANO - Sembrerà banale, ma non lo è: “Lugano destinazione del benessere”. Vivere in una città organizzata, dove si respira sobrietà, quieto vivere e rigenerazione. Per raggiungere questo agognato obiettivo, che diverse città del mondo sono riuscite già ad ottenere, è necessario seguire uno schema ben preciso, con obiettivi chiari e definiti.

Sobrietà: ovunque io volga lo sguardo vedo solo del bello. Un’armonia di composizioni strutturali che permettano di stare bene e generino benessere all’osservatore, che sia esso autoctono o turista. Abbiamo già luoghi di questo tipo e cito a tal proposito il Parco Ciani, la Piazza Riforma, la Foce e alcuni parchi o sentieri che si sviluppano a ridosso del centro cittadino o nelle valli attorno. Il fatto è che si può fare di più. L’importante è porsi degli obiettivi da raggiungere.

Per “Lugano destinazione del benessere” è necessario avvalersi di esperti del benessere, valutare gli investimenti che altre destinazioni hanno stanziato per fregiarsi di questo aggettivo e prenderne esempio. Noi abbiamo il potenziale, ma spesso per paura di scontentare qualcuno, preferiamo lasciare tutto com’è. Non è necessario andare troppo lontano per capire che la chiusura definitiva del lungolago al traffico crea perplessità; eppure se noi immaginassimo un lungolago pedonalizzato, con le terrazze dei bar e ristoranti protrarsi fino all’argine del lago, con verdi e rigogliosi giardini, fontane, piazzette e tutto ciò che rincorre il bello, saremmo già a metà dell’opera.

L’altra metà andrebbe sviluppata anche nelle altre piazze della città, come piazza Pelli, piazza Indipendenza e piazza Molino Nuovo, giusto per citarne alcune. Tutte strutture che necessitano di un lifting di bellezza. Aggiungere del verde tra un parcheggio e l’altro non andrebbe a ridurre il numero dei posti auto a disposizione, dare la possibilità a bar e ristoranti vicini a piazze o luoghi pubblici dove estendersi maggiormente con tavolini e servizi, favorirebbe già di per sé anche una parte dell’economia cittadina, è necessaria solo un po’ di fantasia del bello. Immaginatevi via Nassa decorata permanentemente con piante e fiori come viviamo solo in una o due occasioni l’anno.

“Lugano destinazione del benessere” porta con sé anche tutta una serie di concetti che vedrebbero le varie parti della città avere definizioni e compiti chiari: là dove si cita il “Salotto di Lugano”, deve essere veramente il “Salotto di Lugano”, non può ogni tot settimane trasformarsi in un via vai di camion che scaricano palchi e casse altoparlanti per giornate intere. “Lugano destinazione del benessere” prevederà degli spazi ad hoc per ogni attività, non è più il momento di un mix di segmenti da spartire in pochi metri quadrati, più volte l’anno. Il tutto va ben definito, studiato nei dettagli così da offrire al cittadino e al turista una visione che sia permanente e riconoscibile nella sua sobrietà e nella sua bellezza rigenerante, in qualsiasi stagione dell’anno.

Non dimentichiamo la cultura: organizzare mostre di richiamo internazionale durante tutto l’arco dell’anno, permetterebbe un ulteriore destagionalizzazione del turismo e creerebbe quel indotto economico che durante i mesi invernali va scemando. I temi da trattare sono sicuramente molteplici, compreso un trasporto pubblico sempre più capillare, un voto concreto di sostegno al PSE e altri passi avanti per la creazione del nuovo Polo Congressuale. Un obiettivo chiaro da raggiungere, come fregiarsi del titolo di “Lugano Destinazione del benessere”, permetterebbe già una comprensione chiara per convogliare le forze e le visioni in un obiettivo che favorirebbe attività, commerci, turismo e qualità di vita in generale.

Questo ci porterebbe anche alla fine di quell’insicurezza che regna da oramai un decennio nella nostra città, che non sa se orientarsi ancora su di una piazza finanziaria oltremodo un po’ sfuocata, se puntare sul turismo, ma in questo caso, se scegliessimo questo segmento, va perorato fin nei minimi dettagli, compresa una formazione per l’accoglienza da parte del cittadino autoctono, oppure se continuare ad attendere che qualcuno indichi finalmente una via: “Lugano destinazione del benessere”.

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