L'intervento di Liliana Segre: «Io, deportata dai fascisti mi ritrovo qui oggi»
ROMA - È iniziato nella prima mattinata di oggi a Roma il voto di parlamentari e senatori per l'elezione dei presidenti delle rispettive camere.
Dopo i primi avvicendamenti al Senato è stato eletto con 116 voti alla prima tornata Ignazio La Russa (Fratelli d'Italia) mentre per la Camera la faccenda sarà verosimilmente un po' più complicata.
Quello per La Russa è stato un voto a senso unico (strumentale in questo senso il passo indietro di un altro candidato di peso, il leghista Roberto Calderoli, peraltro ringraziato da La Russa).
Ci si aspettava, stando al Corriere della Sera, un poco di braccio di ferro soprattutto da parte di Forza Italia e Silvio Berlusconi, che Repubblica dice particolarmente insoddisfatto della sua presenza all'interno del governo Meloni.
Degna di nota l'apertura dei lavori al Senato, che per l'occasione è presieduto da Liliana Segre (sopravvissuta all'olocausto e membra più anziana) che ha voluto parlare della sua esperienza con il fascismo: «E adesso tocca proprio a me presiedere in questo tempio della democrazia. Quella bambina che portata via dal banco di scuola si trova adesso di questo banco del Senato della diciannovesima legislatura».
Per quanto riguarda la Camera, dove in mattinata era presente anche Giorgia Meloni, la prima votazione si è risolta con un nulla di fatto. È verosimile che a presiedere il parlamento sia un leghista e il nome più gettonato al momento è quello di Riccardo Molinari. Fra le schede anche diverse con il nome del capo dell'opposizione, Enrico Letta.
Sempre stando al Corsera, i deputati hanno atteso l'esito del voto in Senato preferendo votare (in gran numero) scheda bianca. La seconda chiamata è prevista per le 14.